Ieri sera, il primo appuntamento con il Salotto Letterario giunto alla sua seconda edizione. Ospite d’eccezione Giovanni Impastato, fratello di Peppino
Un’altra lettura di mafia e antimafia è stata concessa ai presenti che ieri sera, in Piazza San Filippo Neri a Rodì Milici, hanno presenziato al primo appuntamento della seconda edizione del Salotto Letterario.
Giovanni Impastato, fratello di Peppino, attraverso il suo libro “Mio fratello – Tutta una vita con Peppino”, ha invogliato i presenti ad ascoltare il racconto intimo del fratello di una vittima di mafia, ad entrare nelle trame di una famiglia mafiosa e a capire lo sforzo che Giovanni quotidianamente fa, con orgoglio, per diffondere la memoria e il messaggio di Peppino.
Giornalista, attivista politico, rivoluzionario, Peppino ha imparato a suo spese cosa significa essere libero nelle idee, nei passi, sganciarsi da un sistema che era sempre stato quello, sin da quando era nato. Il peso dei 100 passi che separavano casa sua da casa di zio Totò Badalamenti, quell’eredità e quegli sguardi pesanti sui più piccoli solo perchè nipoti del boss Cesare Manzella, giunto per fare un summit e cambiare le sorti della mafia, Cinisi così bella e violentata dai traffici illeciti e poi mamma Felicia. Tutto questo ha colorato il racconto di Giovanni a Rodì Milici, intriso di messaggi e verità sferzanti.
“La mafia – ha detto – non è terminata, perchè non la si vuole far terminare, perchè non è anti-Stato. – ha detto durante la presentazione del suo libro – Però è un fattore umano e come ha detto Falcone, può avere un inizio e una fine e questo non è irraggiungibile”. Sì, perchè la mafia scappa in mutande e urla, uccide per timore e vive per l’omertà di chi non ha il coraggio di alzare la testa.
L’evento, organizzato e promosso dall’Amministrazione Comunale fa parte degli eventi del Cartellone estivo della Città di Rodì Milici, ha visto la collaborazione con la MEDEA Eventi.