Chi soffre di endometriosi è sterile?
Come intervenire?
Quale dieta seguire, in generale, se si soffre di questa patologia?
E quali nutraceutici possono essere utili e di supporto?
In occasione della giornata mondiale dell’endometriosi la dott.ssa Serena Missori, endocrinologa e diabetologa, chiarisce alcuni aspetti e ci da utili consigli.
All’argomento ha dedicato il volume “Il reset ormonale – dal ciclo alla menopausa senza stress” (Edizioni Lswr).
Chi soffre di endometriosi è sterile?
Chi soffre di endometriosi spesso ne viene a conoscenza quando scopre di avere un disturbo della fertilità, ma l’endometriosi da sola non comporta necessariamente sterilità. Nonostante ciò, è presente nel 30% delle pazienti affette dalla malattia. Al momento sono in corso molti studi scientifici che indagano la relazione tra endometriosi e sterilità. Non esiste una voce univoca sull’argomento, ma sicuramente l’endometriosi intacca in diversi modi l’apparato riproduttivo femminile, i tessuti coinvolti nell’attecchimento degli embrioni e le riserve ovariche, riducendo le possibilità di fecondazione.
Ci sono molti gruppi di ricerca che stanno affrontando con serietà l’argomento; alcuni di essi hanno scovato una sorta di predisposizione genetica, il ruolo degli interferenti endocrini, una contaminazione del feto da parte delle cellule endometriali materne, il flusso mestruale retrogrado che dalla tube arriva alla pelvi, così come il ruolo dell’estrogeno che sembra promuovere la crescita delle isole endometriali. Inoltre, si studia anche un’inefficienza del sistema immunitario nel tenere pulita e in ordine la cavità uterina.
Stile di vita sano
Dunque, la ricerca va avanti, ma nel frattempo bisogna fare tutto il possibile, anche dal punto di vista dello stile di vita, per ridurre la sintomatologia e l’infiammazione. Se soffri di endometriosi occorre seguire un’alimentazione specifica e prestare attenzione nel limitare drasticamente alcol, fumo, farine e dolci raffinati, nel ridurre l’introito di glutine, che causa infiammazione, e di latte e derivati del latte.
Inoltre, è consigliabile evitare segale, soia e i suoi derivati nonché limitare l’avena per il contenuto di fitoestrogeni.
La dieta per l’endometriosi
La dieta per l’endometriosi prevede strategie specifiche per le donne con diagnosi presunta o accertata di endometriosi. L’obiettivo principale è ridurre:
- la sintomatologia dolorosa
- la stanchezza e la spossatezza
- le fluttuazioni emotive
- l’infiammazione pelvica e sistemica
- la dominanza estrogenica.
Ecco alcune cose da fare:
- Derivati del latte: Ridurre i derivati del latte, limitandoli a una volta a settimana. Le proteine del latte possono aumentare l’infiammazione stimolando la produzione di prostaglandine infiammatorie come PGE2 e PGE2A.
- Carne rossa: Evitare la carne rossa per 2-4 settimane, e successivamente consumarla solo una volta ogni 2 settimane, se gradita, ma preferibilmente biologica. La carne rossa può aumentare la produzione di prostaglandine infiammatorie e contenere ormoni, specialmente se proveniente da allevamento intensivo.
- Insaccati e carne di maiale: È importante evitare insaccati e carne di maiale, in quanto possono favorire l’infiammazione.
- Zuccheri semplici e dolci confezionati: Evitare zuccheri semplici, dolci confezionati e grassi idrogenati, che possono aumentare l’infiammazione.
- Carne bianca: Evitare la carne bianca per 2-4 settimane, poi limitarla a 2-3 volte a settimana, preferibilmente biologica.
- Avena: Consumare l’avena una volta a settimana, poiché contiene, seppur in piccole quantità, fitoestrogeni che potrebbero interferire con l’equilibrio ormonale.
- Soia e derivati della soia: Evitare la soia e i suoi derivati, poiché contengono xenoestrogeni che potrebbero peggiorare la condizione.
- Alcol: Evitare l’alcol, che può alterare la funzione epatica, fondamentale per rimuovere gli estrogeni in eccesso.
- Alimenti consigliati: Prediligere frutta oleosa (come noci e mandorle), bevande di frutta oleosa, avocado, pesce azzurro di piccola taglia (ricco di omega 3), e salmone selvatico.
- Glutine: Per 2-4 settimane, ridurre l’assunzione di glutine e optare per cereali a basso contenuto di glutine come Senatore Cappelli, farro, timilia, oltre a cereali senza glutine come riso, quinoa, miglio, sorgo e grano saraceno. Il glutine può causare infiammazione, e le donne con endometriosi sembrano essere più sensibili a questa sostanza.
Nutraceutici funzionali
Ecco alcuni nutraceutici che possono supportare le donne che soffrono di endometriosi
Artiglio del diavolo
Antinfiammatorio e antidolorifico utile in caso di PMS con tensione mammaria, dismenorrea, endometriosi, emicrania ormonale, cefalea tensiva
Boswellia serrata
Antinfiammatorio e antidolorifico utile in caso di PMS con tensione mammaria, dismenorrea, endometriosi, emicrania ormonale, cefalea tensiva.
Agnocasto
Modulatore ormonale, migliora la produzione del progesterone, utile in caso di alterazioni del ciclo, dominanza estrogenica, endometriosi, utile per ottimizzare la fase luteinica, contrastare i sintomi della PMS e della premenopausa
Melissa
Anti-spastica, utile per la dismenorrea e il dolore pelvico da endometriosi. Riduce l’ansia con somatizzazioni viscerali come gastrite, colite, nausea, vomito, tachicardia. Blanda azione rallentante sulla tiroide.
L’autrice
Serena Missori. Medico chirurgo, endocrinologa, diabetologa, esperta in nutrigenomica ed epigenetica, specialista in cefalee, medicina funzionale rigenerativa e potenziativa, medicina anti-aging e anti-stress, ideatrice del Metodo Missori-Gelli® e della nutrizione biotipizzata. Già docente nei corsi di Alta Formazione in Metodologie Anti-Aging e Anti-Stress presso “La Sapienza” Università di Roma e autrice di libri di salute e benessere. Blogger e autrice di articoli per testate giornalistiche e agenzie di stampa, tiene corsi di aggiornamento per professionisti del settore ed è divulgatrice scientifica sui social media e sul web.
Il libro
Il reset ormonale – dal ciclo alla menopausa senza stress
Edizioni Lswr