Domani domenica 25 settembre 4.606.564 cittadini siciliani potranno recarsi alla urne non solo per l’elezione del Presidente della Regione e per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana, ma anche per le Elezioni Politiche, indette per il rinnovo dei componenti del Senato e della Camera dei Deputati.
Le operazioni di voto si svolgeranno nella sola giornata di domenica, dalle 7 alle 23. Lo scrutinio delle schede per le Politiche inizierà alla chiusura dei seggi, mentre sarà effettuato lunedì 26 settembre a partire dalle 14 quello per le elezioni Regionali.
Saranno chiamati a votare 4.606.564 cittadini siciliani, circa 55 mila in meno rispetto ai 4.661.111 elettori delle Regionali del 2017, quando la percentuale dei votanti si fermò al 46,75%. A Barcellona Pozzo di Gotto gli elettori sono 36.332 ed i seggi sono 48 distribuiti su tutto il territorio comunale.
Come si vota alle Politiche


I modelli delle due schede per il Senato e per la Camera sono identici. Le schede recano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. Accanto al contrassegno delle singole liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.
Il voto si esprime tracciando un segno nello spazio contenente il contrassegno della lista prescelta e, in tale caso, è espresso sia per lista che per il candidato uninominale a essa collegato. Se è tracciato un segno sul nome del candidato uninominale il voto è espresso anche per la lista a esso collegata e, nel caso di più liste collegate, il voto è ripartito tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti nel collegio.
Non è previsto il voto disgiunto.
Per l’elezione della Camera dei deputati, sono 147 i collegi uninominali del territorio nazionale (compreso il collegio della Valle d’Aosta) ai quali vengono assegnati 147 seggi maggioritari. 49 i collegi plurinominali nei quali vengono assegnati i restanti 245 seggi proporzionali.
Per l’elezione del Senato della Repubblica, sono 74 i collegi uninominali del territorio nazionale (compreso il collegio della Valle d’Aosta), ai quali vengono assegnati 74 seggi maggioritari. 26 i collegi plurinominali nei quali vengono assegnati i restanti 122 seggi proporzionali.
Come si vota alle Regionali

La scheda è unica, ma l’elettore dispone di due voti:
- un voto per la scelta della lista regionale, il cui capolista è candidato alla carica di Presidente della Regione;
- un voto per la scelta della lista provinciale e in questo caso si può esprimere la preferenza per uno dei candidati alla carica di deputato regionale;
- nel caso in cui non venga espresso alcun voto per una delle liste per il Presidente della Regione, il voto validamente espresso per una lista provinciale si estende automaticamente anche alla lista regionale collegata al Presidente della Regione.
È prevista la possibilità di esprimere il voto disgiunto. L’elettore può votare una lista regionale e una lista provinciale non collegate fra loro. Quindi è possibile, tecnicamente, esprimere una preferenza per un deputato all’Ars e una preferenza per un candidato alla Presidenza della Regione appartenente a uno schieramento politico differente.
Per l’elezione dei 70 deputati dell’Assemblea regionale siciliana (Ars) viene adottata la seguente ripartizione:
- 62 seggi sono attribuiti con il sistema proporzionale puro e soglia di sbarramento al 5 per cento a livello regionale (16 a Palermo, 13 a Catania, 8 a Messina, 6 ad Agrigento, 5 a Siracusa e a Trapani, 4 a Ragusa, 3 a Caltanissetta e 2 a Enna);
- 1 seggio spetta al candidato alla Presidenza della Regione eletto;
- 6 seggi vengono assegnati all’interno della lista regionale del candidato presidente (cosiddetto listino). Si tratta, in sostanza, di una lista bloccata che funziona da premio di maggioranza e consente alla coalizione collegata al Presidente della Regione eletto di ottenere al massimo 42 seggi all’Ars. I seggi a tal fine non utilizzati sono distribuiti, con criterio proporzionale, alle liste di minoranza che abbiano superato lo sbarramento;
- 1 seggio spetta al candidato governatore arrivato secondo nelle preferenze.