L’Amministrazione recupera la vecchia lapide dell’incidente ferroviario di Sant’Antonio del 1969

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L’Amministrazione comunale di Barcellona, su iniziativa dell’Assessorato ai Servizi Demografici, rappresentato dall’Avv. Antonio Raimondo, in collaborazione con l’esperto del sindaco Gaetano Mercadante, venerdi’ 18 Ottobre, con inizio alle ore 17,00, presso la Galleria Civica “Seme d’Arancia” l’Amministrazione Comunale, ha programmato una commemorazione a ricordo delle vittime dell’incidente ferroviario occorso nella galleria di S.Antonio di Barcellona Pozzo di Gotto nel lontano 1969.

L’impatto tra i due convogli provocò numerosi feriti e ben otto morti, diventando una delle pagine più tristi della storia moderna della Città del Longano. Nell’occasione tutta la cittadinanza si mobilitò nei soccorsi con il prezioso supporto di tutte le Istituzioni del Territorio e Barcellona Pozzo di Gotto fu insignita della medaglia d’argento che ancor oggi è ben visibile sul Gonfalone della città.

“La cerimonia di venerdì, dopo cinquanta anni dal triste evento, vuole ricordare – si legge in una nota – le vittime della tragedia ma anche e soprattutto i soccoritori ed i benefattori, simbolo della forza solidale che emerge nelle sfide più dure portando conforto se non salvezza a chi ne ha bisogno”. Sarà riconsegnata alla Città la lapide marmorea a seguito di restauro e, contestualmente, inaugurata una mostra a ricordo con materiali, suppellettili ed arredi gentilmente donati al Comune dall’Associazione di cultura e tutela del patrimonio ferroviario siciliano.

Lo stesso incidente ferroviario è stato ricordato con apposizione di una targa presso la stazione di Messina centrale, su iniziativa del “Comitato Ferrovieri 15 giugno 2019“, nato spontaneamente dalla volontà di alcuni macchinisti del Deposito Locomotive di Messina Centrale, i quali presenzieranno all’evento insieme con le Autorità Civili e Militari, le associazioni del Territorio, i familiari delle vittime, i rappresentanti delle Istituzioni Scolastiche nonchè i  superstiti ed i soccoritori, ai quali va ogni riconoscenza per il servizio prestato.