Terme V.: Stop dal TAR per l’installazione di un’antenna telefonica

- Terme Vigliatore, Attualità, Cronaca, Provincia

Il TAR Catania accoglie le istanze del resistente Comune di Terme Vigliatore e rigetta il ricorso della società, bloccando l’installazione di un’antenna 5G: la società operante non ha seguito il Regolamento Comunale che impone pubblicità e trasparenza per l’introduzione sul territorio di questo tipo di infrastrutture.

“(…)Sensibilizzare la popolazione coinvolta e consentire la partecipazione degli interessati al processo decisionale (…)”: è questo il punto di diritto che ha visto il Comune di Terme Vigliatore trionfare nei confronti si una società che opera nell’ambito della telefonia e che, per tramite dei fondi del PNRR, stava procedendo a installare sul territorio comunale un’antenna 5G.

L’obbligo della pubblicità e la ratio annessa ad essa, accanto all’approvazione di un Regolamento Comunale, ha portato il TAR Catania a rigettare il ricorso presentato dalla società operante. I fatti hanno registrato sin da subito l’opporsi del Comune nei confronti della costruzione e l’agire in autotutela per la sospensione immediata dei lavori e l’ordinanza di revoca della SCIA, così come previsto dalla legge che evidenzia la “necessità dell’intervento in autotutela a causa del mancato adempimento dell’onere di pubblicità, espressamente previsto dalla legge con carattere di essenzialità“. Accanto alla posizione presa dal Comune, anche un gruppo di cittadini ha perorato la causa, partecipando attivamente al procedimento.

Accompagnato dall’Avv. Francesco Puliafito, il Comune è riuscito quindi ad ottenere lo stop dal TAR per l’installazione dell’antenna telefonica.

Branca-Avv.ti_ Terme V.: Stop dal TAR per l'installazione di un'antenna telefonica

Il TAR – ha commentato l’avv. Puliafito – in modo oculato e condivisibile ha affrontato nel merito la questione, riconoscendo l’importanza della pubblicità delle istanze presentate da queste Multinazionali anche ai fini della possibile individuazione di soluzioni alternative come peraltro previsto dal regolamento comunale nel frattempo entrato in vigore”.