Barcellona, la maggioranza non garantisce le presenze per approvare il piano triennale delle opere pubbliche

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Rischia di aprirsi una crisi nella maggioranza consiliare di Palazzo Longano, dopo che nella seduta di ieri, che avrebbe dovuto approvare il piano triennale delle opere pubbliche, i gruppi che sostengono l’Amministrazione Calabrò non hanno garantito il numero legale necessario per procedere alla votazione, dopo il rinvio del giorno precedente sempre per la mancanza di esponenti della maggioranza.

Certamente si tratta di un pagina nera, con una maggioranza distratta, in alcuni componenti, come è accaduto spesso nel recente passato e non solo nel corso di quest’ultimo mandato, anche quando gli ampi numeri dei gruppi a supporto dell’amministrazione in carica in alcuni casi hanno rallentato ed ingessato i lavori in aula.

Alle 19 di ieri, quando il presidente Angelo Paride Pino ha chiesto alla segretaria generale di procedere all’appello per riaprire la seduta, in aula erano presenti solo nove consiglieri comunali, 8 espressione dei gruppi di maggioranza (Angelo Paride Pino, Giorgio Catalfamo, Tindaro Grasso, Stefano La Malfa, Giampiero La Rosa, Giuseppe Scarpaci, Angelita Pino e Francesco Perdichizzi) ed il collega Carmelo Pino del gruppo d’opposizione di Forza Italia. Per regolamento servivano 10 consiglieri presenti al momento dell’appello e così la seduta si è chiusa senza il voto su un provvedimento importante, che adesso dovrà essere riesaminato dall’inizio prima di essere presentato di nuovo in consiglio comunale.

Questa volta le opposizioni non hanno voluto fornire il supporto numerico, che fino a ieri con senso di responsabilità avevano garantito, mantenendo il numero legale, anche se votando contro i provvedimenti. Alcuni esponenti di Forza Italia (Gianfranco Beneneti e Lidia Pirri) seppur a palazzo Longano non erano presenti in aula, mentre il vice presidente del Consiglio Sebastiano Miano è arrivato con qualche minuto di ritardo. Non si sono presentati i colleghi Carmelino Giunta e Agostina Recupero, per impegni di lavoro. I gruppi di opposizione del centrosinistra Città Aperta e PD hanno volutamente disertato l’aula, dopo le polemiche innescate nella prima parte della seduta, nel corso delle discussione propedeutica al voto del piano triennale delle opere pubbliche. Le proposte di modifica della minoranza al provvedimento non sono state prese in considerazione e quando la consigliera Raffaella Campo ha chiesto di far conoscere alla città il progetto di riqualificazione del centro storico e della via Roma si è innescata una polemica con i rappresentanti dell’amministrazione che ha acceso il dibattito e portato alla sospensione della seduta. Alla riprese del consiglio, i banchi della maggioranza erano praticamente vuoti e solo i consiglieri d’opposizione hanno consentito di arrivare al momento del voto, quando però è venuto meno il numero legale, nel momento in cui molti di loro hanno lasciato l’aula in segno di protesta contro l’atteggiamento dell’amministrazione.

“Non è possibile continuare così – afferma la consigliera di Città Aperta Raffaella Campo – perché il Consiglio Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto di fatto non è messo nelle condizioni di operare. Sistematicamente i banchi della maggioranza restano vuoti, poco importa se per disinteresse degli eletti o per ripicche politiche, il risultato è sempre lo stesso: la paralisi. La minoranza è l’unica forza politica che garantisce la funzionalità dell’organo consiliare, che non fa mai mancare il proprio contributo su tutte le questioni importanti per la città. Nonostante ciò, le proposte dell’opposizione sono spesso ostacolate o ignorate. Ciò che è risultato intollerabile lunedì sera è stato l’atteggiamento di arroganza con cui la giunta Calabrò ha preteso di giustificare le mancanze del proprio operato. Si discuteva del piano triennale delle opere pubbliche, un provvedimento di fondamentale importanza da cui si dovrebbe evincere la visione della città proiettata nel futuro. Gli amministratori sono giunti in aula impreparati, l’assessore al ramo era assente, il Sindaco invece di presentare e motivare le proprie scelte, ha preferito lasciare la parola all’ultimo assessore arrivato che ha improvvisato un comizio su argomenti che non conosce. Un atteggiamento sterile e miope. Un insulto alla nostra intelligenza e a quella di tutti i barcellonesi costretti a vivere in una città ormai deprivata di tutto!”

“Si è toccato il fondo del Consiglio Comunale – afferma il presidente Angelo Paride Pino – perchè la cronica assenza di alcuni consiglieri blocca di fatto l’attività in aula. Bisogna tornare ad onorare il ruolo di consigliere comunale che ci viene affidato dai cittadini in occasione delle elezioni amministrative”.

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