Terme Vigliatore, aperta un’inchiesta dalla Procura per chiarire le cause della morte del 72enne ritrovato sulla spiaggia di Acquitta

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Si potrebbero aprire nuovi scenari sulla morte del 72enne Vincenzo Marchese, il cui corpo è stato trovato senza vita nel tardo pomeriggio di ieri sulla spiaggia di Acquitta, frazione balneare di Terme Vigliatore.

L’ipotesi iniziale degli investigatori era stata quella di un improvviso malore, che avrebbe provocato il decesso dell’uomo, ma sulla base di alcuni elementi la Procura di Barcellona, d’intesa con i Carabinieri della locale Compagnia, ha deciso di approfondire la dinamica e le cause della morte, soprattutto dopo aver raccolto le informazioni fornite dei parenti del 72enne. L’uomo infatti è stato trovato a dorso nudo in spiaggia e nella zona del ritrovamento non sono stati rinvenuti indumenti, neanche dai controlli effettuati in mare dalla Guardia costiera. E’ stato così aperto un fascicolo in Procura, al momento contro ignoti, per consentire l’esecuzione di alcuni accertamenti, a partire dall’autopsia sul corpo di Vincenzo Marchese. Secondo quanto riferito dai parenti, Marchese avrebbe avuto un’accesa discussione con un gruppo di extracomunitari che abita nella sua zona ed uno di loro l’avrebbe minacciato di morte alcuni giorni prima del decesso.

I familiari, attraverso l’avvocato Nino Aloisio, hanno diffuso una lettera (che pubblichiamo integralmente), per chiarire alcune informazioni diffuse erroneamente nelle ultime ore e per ribadite la loro fiducia verso gli inquirenti che hanno avviato tutti gli accertamenti al fine di definire come sia avvenuto il decesso del loro congiunto.

“La famiglia Marchese, relativamente alla morte del compianto zio Enzo ha inteso stilare queste poche righe che consegna alla Sv. per il tramite del proprio legale di fiducia al fine di chiarire alcuni aspetti della triste vicenda che li ha colpiti.

Il povero zio Enzo godeva, fino al momento della sua morte, di una buona condizione di salute soprattutto se parametarata ai 72 anni che aveva compiuto il 31 gennaio 2024.
Questo induce gli scriventi a ritenere, fermo restando il fatto che il malore occasionale è una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti e che gli scriventi non possono escludere, che se di malore si è trattato, esso è stato imprevisto ed imprevedibile oltre a non essere connesso ad una situazione di cronicità.

In ordine alle circostanza della morte, il ritrovamento è avvenuto intorno alle ore 18:30 e, date le condizioni del cadavere rinvenuto da uno dei vicini e da una delle nipoti sopraggiunta nell’immediatezza, è fondato ritenere che il povero zio Enzo fosse morto da poco; e questo per fugare le errate informazioni circa il fatto che la sparizione risalirebbe addirittura alle ore 14:00 dello 04.03.2024.

Stranisce, e non poco, che il cadavere sia stato rinvenuto a torso nudo; come se il povero zio Enzo fosse uscito da casa nonostante le avverse condizioni meteo privo della maglietta della salute (che indossava sempre -anche d’estate-) del maglione (con il qual era stato visto alcune ore prima da una delle vicine) e del giubbotto. Tutti indumenti che non sono stati rinvenuti né in casa, né sulla spiaggia, né in mare.

La famiglia, che ricorda lo zio Enzo come una persona mite e buona che non ha mai avuto screzi con nessuno se non, da ultimo, con un gruppo di extracomunitari domiciliati in un immobile vicino a quello di residenza del defunto da uno dei quali era stato minacciato di morte alcuni giorni prima dei tragici eventi che lo hanno colpito – circostanza per altro segnalata da una delle nipoti del Marchese alle forze dell’ordine ed all’Amministrazione Comunale, ci tiene a manifestare la sua massima fiducia negli organi inquirenti rivolgendo un forte ringraziamento agli operanti della Caserma dei Carabinieri di Terme Vigliatore che si sono distinti per efficienza, professionalità e delicatezza nell’immediatezza dei fatti ed auspica che l’attività di indagine in corso di espletamento possano ricostruire gli ultimi momenti della vita del povero zio Enzo che tutti, parenti e vicini, oggi piangono con dolore”