Città Aperta chiede un’assunzione di responsabilità alla maggioranza per non bloccare la macchina amministrativa del Comune

- Politica

Il movimento Città Aperta, dopo l’ennesima sospensione dell’attività consiliare per la mancanza del numero legale, chiarisce la sua scelta di abbandonare l’aula rispetto al tema del regolamento del servizio scuolabus, ma chiede anche un’assunzione di responsabilità alla maggioranza che sostiene la giunta Calabrò per non bloccare la macchina amministrativa del Comune per le continue assenze alle sedute del consiglio comunale.

“Siamo ormai alla farsa – sostengono gli esponenti di Città Aperta – con una maggioranza consiliare che non è più tale ed una Giunta che cerca in qualche modo di mantenere una parvenza di governabilità, quando ormai è evidente che non ci sono più i numeri, né le condizioni per amministrare la città. Nell’ultima seduta del consiglio comunale, in due giorni consecutivi, è mancato il numero legale per approvare alcuni importanti punti all’ordine del giorno”. Ricordiamo come l’11 settembre i gruppi di maggioranza, che raccolgono l’esatta metà dei consiglieri (12 su 24), seppur presenti, non hanno potuto garantire i numeri per l’approvazione del regolamento sugli scuola bus. L’opposizione di centrosinistra in quel momento ha lasciato l’aula, da ciò che emerge della dichiarazioni successive, anche per la mancata apertura di dialogo della maggioranza al fine di condividere alcune modifiche al regolamento così come proposto dall’amministrazione comunale: “Il Movimento Città Aperta, in quella circostanza – si legge in una nota- aveva abbandonato l’aula consiliare dopo una serie di bocciature degli emendamenti proposti dai consiglieri di minoranza, emendamenti che miravano a modificare in parte il regolamento per il trasporto scolastico proponendo di ridurre le tariffe previste – riferite tra l’altro ad un servizio che precedentemente era gratuito – e agevolare così le famiglie con reddito più basso. La bocciatura degli emendamenti e l’evidente mancanza di una programmazione anche in merito a servizi importanti come quello del trasporto scolastico (per non parlare della mensa comunale), hanno spinto i consiglieri di minoranza a lasciare l’aula”.

“Nella seduta proseguita il giorno dopo – aggiungono gli esponenti di Città Aperta – non si è riusciti a completare la discussione perché i consiglieri di maggioranza erano presenti solamente in 9. Dunque non si è riusciti a determinare né l’approvazione del Regolamento per il trasporto scolastico né la definizione delle tariffe IMU e Tari. Quest’ultimi punti vengono ormai rimandati da settimane e sempre per la mancanza di partecipazione al Consiglio da parte dei consiglieri della maggioranza”.

Il movimento Città Aperta si chiede quindi come sia possibile continuare a gestire i lavori in aula con queste modalità. “Come è possibile – concludono nella nota – procrastinare di settimana in settimana decisioni rilevanti per la gestione di servizi importanti? È evidente che gli attriti interni alle diverse correnti del centro destra e l’incapacità del sindaco Calabrò di mantenere coesa la compagine che lo sostiene inquinano la gestione ordinaria e straordinaria della macchina amministrativa. Chiediamo ancora una volta un’assunzione di responsabilità per evitare davvero di aggravare una situazione di cattiva gestione che sta trascinando Barcellona Pozzo di Gotto al collasso!

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