Merì, svolta nelle indagini per la morte di Ayman Serti: riscontrata la tesi del suicidio, indagate due persone per falsa testimonianza

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I carabinieri della compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, coordinati dal capitano Lorenzo Galizia, hanno notificato due avvisi di garanzia per altrettante persone contestando il reato di false dichiarazioni al pubblico ministero, nell’ambito dell’inchiesta avviata il 16 febbraio scorso sulla morte del giovane Ayman Serti, il cui corpo è stato ritrovato semicarbonizzato in piazza Italia 90 a Merì..

Il sedicenne di origine marocchina, secondo i riscontri effettuati nel corso di un’accurata indagine che non si è mai fermata in questi mesi, si sarebbe suicidato, gettandosi addosso il liquido infiammabile e dandosi fuoco. La Procura di Barcellona aprì un fascicolo partendo dall’ipotesi del reato di istigazione al suicidio, proprio sulla base dell’assenza di violenze sul corpo, della mancanza di riscontri sulla presenza di terzi nel luogo del ritrovamento e del rinvenimento di una tanica di benzina, vicino al cadavere del ragazzo.

La svolta, che avvalora la tesi del suicidio, è arrivata adesso con l’avviso di garanzia per un quarantaquattrenne, gestore di un distributore di benzina, che, secondo quanto accertato durante l’indagine, avrebbe venduto il liquido infiammabile al ragazzo, ma che, nel corso dell’interrogatorio come persona informata sui fatti, avrebbe negato questa circostanza. Un secondo avviso di garanzia è stato notificato un cittadino di origine marocchina, che avrebbe mentito sempre durante gli interrogatori in merito ai suoi ultimi contatti con il ragazzo tragicamente deceduto, cancellando anche i messaggi e le chiamate dal proprio telefonino, che sono state recuperate attraverso le perizie disposte dalla Procura.

L’attività dei carabinieri di Barcellona ha quindi portato alla ricostruzione di una morte tragica, escludendo la violenza e l’atto di bullismo, che ha scosso le coscienze non solo a Merì, centro in cui risiede la famiglia di Ayman Serti, ma anche a Barcellona Pozzo di Gotto, dove il ragazzo aveva frequentato l’Itt-Lssa Copernico fino all’inizio di febbraio, per poi chiedere il nullaosta per il trasferimento in un altro istituto della città.