Terme Vigliatore, il consiglio comunale sull’impianto di Mazzarrà Sant’Andrea non ha prodotto fatti concreti

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Il consiglio comunale di Terme Vigliatore, convocato per affrontare il tema dell’autorizzazione alla realizzazione di un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti a Mazzarrà Sant’Andrea non ha prodotto fatti concreti.

La maggioranza che sostiene il sindaco Bartolo Cipriano, che in aula ha relazionato sul tema, e l’opposizione del gruppo Ora per Terme Vigliatore, che fa riferimento al movimento Cinquesei da sempre contrario alla riattivazione dell’area dell’ex discarica di contrada Zuppà hanno espresso le loro opinioni, rimanendo nelle rispettive posizioni.

Il primo cittadino, nel suo intervento, ha sottolineato la contrarietà al progetto della sua amministrazione: “Diciamo NO alla realizzazione di quanto previsto del decreto assessoriale, sui poniamo alcuni interrogativo che attendono risposta. E’ ancora vivo il ricordo per i cittadini di Terme Vigliatore rispetto ai disagi subiti per l’attraversamento di mezzi diretti alla vecchia discarica di Mazzarrà, così come l’odore nauseabondo che lasciavano al loro passaggio. Chiediamo di sapere quali sono i tempi previsti per la messa in sicurezza della discarica di Mazzarrà e quali sarebbero le strade intercomunali interessate dall’attraverso degli autocompattatori diretti al nuovo impianto. Chiediamo come sarà gestito il monitoraggio ambientale sulle aree interessate dalla presenza del nuovo sito e quali garanzie saranno fornite al territorio in caso di chiusura dell’impianto, per evitare i problemi già riscontrati in passato”.

Il capogruppo di Ora per Terme Vigliatore Giovanni Zanghì ha ricordato l’immobilismo dell’amministrazione comunale e del sindaco Bartolo Cipriano negli ultimi 18 mesi, da quando è iniziato l’iter di autorizzazione dell’impianto di Mazzarrà Sant’Andrea, criticando i tempi ed i modi di convocazione della seduta del civico consesso, su una questione già sollevato nel luglio scorso dall’opposizione, senza ricevere una risposta chiara dell’amministrazione. “Siamo qui a discutere di questo argomento solo per un articolo di giornale che non aveva nulla di cui sorprendersi e che diceva solo cose che tutti già sapevamo. Siamo consapevoli che, molto probabilmente non sarebbe cambiato nulla, neanche di fronte ad un’azione veramente forte di contrasto, fatta di denunce e richieste di interlocuzione con gli organi preposti, ma di fatto ci troviamo oggi in aula a parlare del nulla, non essendoci più azioni percorribili ed usciremo da questo consiglio con nulla in mano, se non parole. Neanche un documento a firma di tutti i componenti dell’Amministrazione e del Consiglio. Ci auguriamo solo che non sia il nostro Comune e quello limitrofo di Furnari a pagare, come già successo, il prezzo più alto per questa situazione. Nonostante tutto, ci teniamo anche a sottolineare che, qualsiasi soluzione questa amministrazione vorrà percorrere, qualsiasi manifestazione, o azione politica che possa limitare il generarsi dell’ennesimo massacro del nostro territorio, troverà il nostro pieno appoggio”.

Come detto la seduta senza il voto di un documento unitario, nè un’intesa in merito alle azioni da porre in essere a tutela di eventuali rischi per la salute in danno ai cittadini di Terme Vigliatore.

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