Il settecentesco Palazzo dei Principi Marziani di Furnari ha ospitato il primo appuntamento della nuova stagione culturale, promossa dalla biblioteca comunale, attraverso iniziative che possano riconoscerla come “faro culturale” del territorio.
Il canto in dialetto siciliano di Riccardo Costa, un bambino prodigio di soli 6 anni, ha aperto il cenacolo culturale per ricordare e celebrare lo scrittore e poeta furnarese Salvatore Mangiapane, con la sua raccolta “Ricordi del cuore”, all’insegna della sicilianità, di quella cultura e stratificazione storica dalle quali acquisire coscienza anche attraverso gli scrittori di Furnari e di Tonnarella,
La raccolta citata è introdotta da una lettera indirizzata al Mangiapane dal Letterato e Maestro Felice Conti, che funge da prefazione per volere dei figli Rossana e Sandro.
Alla presentazione hanno partecipato per l’Amministrazione comunale, il Vice Sindaco Giuseppe La Macchia e la presidente del Consiglio Comunale Concetta Santangelo, insieme al poeta Giuseppe Risica, in qualità di critico letterario, e dei figli dell’autore Rossana e Sandro Mangiapane. Erano presenti anche due giovani amministratori. il consigliere comunale Francesco Giorgianni e il Vice Presidente del Consiglio Giusy Pirrotta e la responsabile della biblioteca comunale di Furnari Nella Privitera.
Il poeta e scrittore tonnarellese Giuseppe Risica, con la sua ricca relazione, ha accompagnato l’uditorio sul terreno dei saperi ed ha effettuato una critica letteraria rispondente a quella sostanza nutritiva prodotta e trasmessa dal Mangiapane ai figli, che vivono i sentimenti del loro genitore: il forte legame alla terra di Furnari, l’amore per la natura, il valore della libertà, la “densità” del dialetto, nei quali si sono riconosciuti anche i partecipanti.
Un ulteriore approfondimento della poetica di Salvatore Mangiapane è stato affidato al letterato prof. Gino Conti, primogenito del Maestro Felice Conti, il quale ha rilevato i fattori di spicco della poesia di Mangiapane, come l’originalità e il sentimento, espressi in una dimensione simbolica, nonché la “densità” del dialetto siciliano, una lingua di importanza storica tanto da approdare a risultati di una portata culturale che supera gli orizzonti circoscritti.
Ad arricchire la celebrazione vi è stata la lettura di alcune poesie, interpretate da affermati artisti e letterati: Stefania Gitto, Nino Fazio, Marianna Gangemi e Santino Recupero. L’incontro si è chiuso con l’intervento del piccolo Riccardo Costa, che si è esibito con un’altra canzone del suo repertorio, e con le parole del figlio dello scrittore, Sandro Mangiapane, che ha voluto dedicare una poesia alla sorella Rossana, scritta dal loro genitore per esaltarne il carattere determinato.