Abuso d’ufficio, violazione edilizia, falsi d’ufficio, comportamenti mendaci e penalmente rilevanti: queste le accuse mosse dall’ingegnere Vincenzo Franza che, lo scorso 28 agosto 2019, ha presentato un esposto per segnalare una serie di irregolarità su urbanistica ed edilizia, falsi d’ufficio e molto altro che sarebbero state commesse nell’operazione di ampliamento del Parco Commerciale Corolla di Milazzo.
A seguito dell’esposto, il PM dell’epoca Dr De Micheli affidò l’incarico ad un architetto per una consulenza e alla fine delle indagini, l’1 agosto 2020, è stato richiesto un sequestro preventivo dell’intero Parco Corolla.
A distanza di qualche giorno, il 3 agosto 2020, il Gip Dr Giovanni De Marco ha rigettato la richiesta di sequestro preventivo sulla base del fatto che non erano ravvisabili i gravi indizi del reato contestato.
Avverso il provvedimento del sequestro preventivo, il PM ha fatto appello al Tribunale della Libertà che ha fissato udienza, celebratasi il 22 ottobre 2020.

I legali dell’indagato Salvatore Calcagno – gli avvocati Sebastiano Campanella e Fabrizio Ventimiglia – e del progettista – avvocati Sebastiano Campanella e Antonio Sottile – hanno depositato dunque una consulenza tecnica a firma del professor Cangemi e un parere legale di un importante Studio Legale di Milano, dimostrando che il consulente incaricato dalla Procura aveva agito seguendo una erronea interpretazione della normativa settoriale di riferimento, riconoscendo tra l’altro che le opere erano conformi a tutti i provvedimenti autorizzativi e che quindi il provvedimento di rigetto emesso dal Gip era da confermare.
Il 3 novembre 2020, il provvedimento emesso dal Tribunale del riesame demolisce l’ipotesi accusatoria su tutti i fronti. Il PM rinuncia quindi a proporre ricorso per Cassazione, così cristallizzandosi un giudicato cautelare favorevole alla posizione dell’indagato. Si avanza dunque richiesta di archiviazione. Franza, però, decide di perseverare e tramite il suo legale – avv. Giovanni Gulino – si oppone all’archiviazione, lamentando una serie di fatti che, come ampiamente documentato dal collegio difensivo di Calcagno e Sottile, si sono rivelati processualmente indimostrati.
Fissata l’udienza in Camera di Consiglio davanti al Gip De Marco, evidenziato che l’opposizione nulla aggiunge al quadro probatorio già analizzato, depositate le memorie difensive, lo scorso 21 luglio si è tenuta l’udienza e il Giudice ha emesso il decreto di archiviazione, mettendo fine alla vicenda.