L’Associazione “Cinquesei”, che ormai si dava come organica all’interno del nuovo gruppo consiliare di maggioranza, davanti a notizie di stampa ben precise, ha fatto un comunicato stampa per chiarire le proprie posizioni.
“Sin dall’inizio di questa crisi politica, l’associazione ha sempre collaborato per una risoluzione della stessa nel più breve tempo possibile, accettando di rimettere il mandato assessoriale del proprio assessore di riferimento (l’avvocato Anna Elisa Imbesi) e dando ampia disponibilità a rimettere anche l’incarico di vice presidente del consigliere di riferimento Giovanni Zanghì. Il 14 agosto scorso con i consiglieri Daniele Biondo, Maria Rita Calabrò, Mario Canduci, Domenico Femino’, Emanuela Mandanici e Fabio Valenti e in un secondo momento Stella Giunta, abbiamo sottoscritto un documento congiunto, in cui con forza veniva chiesta la costituzione di una giunta politica, che possa ritrovarsi attorno ad una solida maggioranza ed un programma condiviso solo ed esclusivamente per il bene del paese e dei suoi cittadini”.
“Non vogliamo imporre nomi – ribadiscono i rappresentanti del movimento – ma chiediamo discutere sui programmi senza imporre scelte con metodi che non corrispondono al nostro modo di fare politica. Noi chiediamo di poter ragionare e capire che siamo in un momento molto delicato per tutta l’Italia. Bisogna mettere da parte i colori politici e operare per il bene del paese e quindi di tutti i cittadini. Non è il momento di alzare barricate, di fare dei diktat che in questa fase non rappresentano il placebo per la guarigione della crisi. In un periodo in cui la trattativa e le riunioni con il sindaco si sono intensificate al fine di trovare una squadra attorno a quattro nomi condivisi, che possano sostituire la giunta comunale attuale, diamo ancora la nostra disponibilità ad impegnarci per il nostro paese, restando fedeli a quanto dichiarato e firmato il 14 agosto 2020. Ci auguriamo che in un periodo così delicato si possa ragionare in maniera collettiva al fine di giungere ad una veloce risoluzione della crisi e alla costituzione di una giunta politica”.