Oggi la rubrica “Lo racconto a 24live” oltrepassa l’Oceano Atlantico per ospitare le riflessioni di Laura Boleso e del compagno Julian Maiello, protagonisti del gemellaggio culturale tra Chivilcoy in Argentina e Barcellona Pozzo di Gotto, attraverso la Pro Loco “Manganaro” e in particolare il componente del direttivo Giuseppe Giunta.
La situazione globale scatenata dalla gravità causata dal Coronavirus avrà sicuramente conseguenze molto avverse su molteplici aspetti in tutto il mondo.
Al di là della particolarità di ogni nazione, il sentimento che prevale in ogni essere umano sul pianeta è la paura e le sensazioni di instabilità e di impotenza di fronte all’incertezza per quello che stiamo vivendo.
In Argentina, avendo conoscenza di ciò che stava accadendo in Italia, sono state prese in anticipo alcune misure preventive. Il picco del contagio probabilmente si verificherà a metà maggio.
Finora il numero di persone infette da COVID 19, come annunciato dal governo, arriva a 1.795 e i decessii a 71.
Dopo venti giorni dalla cosiddetta quarantena, inizia a essere percepita dalla gente la preoccupazione per la possibile crisi economica. L’Argentina è un paese con un’alta percentuale di persone con un basso reddito e le risorse che il governo può fornire per sostenere l’improduttività non sono sufficienti. Ciò complica l’attuazione delle disposizioni nazionali per realizzare l’isolamento sociale che è iniziato il 19 marzo. Per questo motivo è stato annunciato che cambierà gradualmente la misura del distanziamento sociale a partire dal 13 aprile, a causa dell’insostenibile rallentamento dell’attività economica, provocato dall’alta percentuale di persone che hanno purtroppo redditi economici al di sotto di quello che è considerato minimo per la sussistenza. Risolvere le problematiche di questa fascia di abitanti, situata in quartieri poveri, implica l’intensificazione di misure per una maggiore sicurezza urbana per evitare atti di criminalità.
Nel mio caso particolare come dipendente del Comune per ora non sto lavorando, perchè l’area culturale a cui appartengo rimarrà chiusa fino a nuovo avviso, come pure molte altre dipendenze.
“In una situazione pandemica come quella in cui ci stiamo trovando tutti, dobbiamo collaborare per riuscire a superare questa drammatica lotta contro un nemico sconosciuto. Il vicino ha bisogno di noi e noi abbiamo bisogno del prossimo. Dall’appartamento nella città di Buenos Aires, a 160 km dalla città natale di Laura, in cui stiamo trascorrendo obbedientemente la quarantena obbligatoria, vogliamo trasmettere a tutti gli abitanti di Barcellona Pozzo di Gotto, nonché a tutti gli abitanti della così cara e bella “madrepatria” Italia, il nostro umile pensiero che l’abbondanza è ciò che si gode non ciò che si ha. Forse abbiamo e godiamo per grazia divina, un’amicizia duratura e sincera che nasce da una volontà unica di unire due popoli di cultura quasi identica. È nostro desiderio, e sicuramente di tutti voi, che questa amicizia, che si nutre di affetto e di stima, diventi un esempio di collaborazione nei confronti del nostro prossimo per tutti gli abitanti del mondo.
Infine, da questo piccolo appartamento inviamo i nostri Auguri per questa Pasqua molto speciale“.