24liveSchool, il Venerdì Santo a Barcellona Pozzo di Gotto: la processione delle “Varette”

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I riti della settimana santa a Barcellona Pozzo di Gotto raggiungono il culmine il venerdì Santo con le due processioni delle ”Varette” : gruppi statuari che rappresentano le stazioni della Via Crucis. Le due processioni sono collegate con la storia dei due centri di Barcellona e Pozzo di Gotto che un tempo erano divisi e, anche dopo l’unificazione, hanno continuato la propria tradizione.
La processione più antica è quella di Pozzo di Gotto essendo nata nel 1621, quella di Barcellona è più recente e risale al 1800 circa.
Le “varette” appartengono alla Chiesa, ma le spese vengono sostenute da associazioni, confraternite o da singoli cittadini che ogni anno curano gli addobbi floreali, le luci, gli eventuali restauri.
La processione di Pozzo di Gotto inizia dalla chiesa di Santa Maria Assunta, mentre quella di Barcellona parte dalla chiesa di San Giovanni.
La manifestazione raggiunge il culmine al tramonto sulla copertura del torrente Longano dove le due processioni, formate ciascuna da 13 gruppi statuari, si incrociano mentre i vecchi capintesta delle varette guidano i cori maschili che intonano la “visilla”, il cui vibrato è omogeneo nei cantori pozzogottesi, mentre è vario nei visillanti barcellonesi, quasi gridata. La visilla, un canto a più voci, è basato sul testo della “Vexilla Regis” del poeta latino Venanzio Fortunato.
I cortei delle due processioni si distinguono perché è più intimo e raccolto nella preghiera quello di Pozzo di Gotto, più chiassoso e meno rispettoso del rituale quello di Barcellona. I gruppi statuari sfilano secondo questo ordine: la prima vara è L’ultima cena, sulla cui tavola spiccano, oltre le primizie di frutta, “picureddi”,” cuddure cu l’ova”, “pupi cu l’ova”, cassate e tronchetti, che vengono preparati artigianalmente da abili mani di esperti pasticcieri. Seguono Cristo nell’orto, Cristo alla colonna, Ecce Homo, Cristo porta la croce, Incontro con le pie donne, Cristo caduto sotto la croce, Cristo spogliato dalle vesti, Il Crocifisso, La Pietà, I simboli della passione, L’Urna col Cristo morto. Quest’ultima vara è accompagnata dai giudei, soldati romani, caratterizzati a Pozzo di Gotto da un elmo sormontato da penne di pavone, simbolo della consacrazione della Chiesa e di rinascita, a Barcellona invece indossano abiti di soldati romani e un semplice elmo con pennacchio. Il corteo delle varette si chiude con la statua della Madonna Addolorata con il cuore squarciato da un pugnale, chiusa nel mantello nero del suo dolore lunghissimo fino a coprire il globo che la sostiene.
A sera molto tarda, riportate le vare nelle chiese, quando per le strade tutto tace, allo stuolo di amici e visillanti dal padrone della vara viene offerto un banchetto a base di pesce stocco “a ghiotta”. Un tempo la cena si svolgeva nei “majazzeni” dove si estraeva “u spiritu” dalle arance, oggi in case private o trattorie tipiche.

Castellano Zoe in collaborazione con Isgrò Irene
classe 2B
Scuola secondaria I grado “Verga”

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