Paolo De Pasquale era un creativo dall’ispirazione instancabile, un “siciliano di scoglio”, ancorato alla sua terra e alle sue tradizioni. Un artista in continuo fermento che ha lasciato un’impronta indelebile in quell’angolo di terra che ha fatto da sfondo alle tappe più significative della sua produzione. Da Castroreale, suo paese natale, a Rodì, dove, ancora quattordicenne, espose le sue prime opere. Da Terme Vigliatore, dove ha trascorso gran parte della sua vita, all’istituto d’arte di Milazzo, dove ha insegnato per sei anni. Scomparso prematuramente nel febbraio di quest’anno, è stato ricordato ieri nel corso dell’inaugurazione di una mostra celebrativa in suo onore, allestita nell’Antiquarium comunale di Rodì. L’esposizione, promossa dai familiari dell’artista e dalla Fondazione Studi Melitensi Itaca Onlus, con il patrocinio del Comune, sarà visitabile fino al 14 agosto, dalle 18 alle 21.
“Paolo era il pittore delle terre del sole – ricorda lo scrittore Melo Freni, che di De Pasquale è stato, oltre che estimatore, grande amico – da giovane lo incontravo spesso a casa del maestro Nino Leotti, di cui è stato un allievo. Il suo verde, il suo giallo, il suo marrone, tirati su con essenziali pennellate di fantasia, parlano un linguaggio che non può essere limitato a questo o quell’altro luogo: è Sicilia”. Il suo stile era originale e riconoscibile, un compromesso fra tradizione e modernità: per conservarne il ricordo, il critico d’arte Andrea Italiano ha proposto una catalogazione delle sue opere e di tutte le altre custodite nella Galleria d’arte contemporanea di Rodì, che De Pasquale ha diretto per anni “con senso di responsabilità e disponibilità”.
“Il nostro comune è stato per lui fonte costante di ispirazione – ha affermato il sindaco, Filippo Torre – per noi ha curato l’organizzazione delle ‘Domeniche dell’Arte’, ha promosso la realizzazione di una serie di murales: insomma, ha avuto un ruolo di primo piano in tutte le attività culturali ed artistiche che hanno visto la luce nel nostro territorio”. Per Antonella Alibrando, presidente della Fondazione Studi Melitensi Itaca Onlus, Paolo De Pasquale è stato “punto di riferimento e pungolo per il raggiungimento di una nuova cittadinanza”. Come tutti i grandi artisti, era inquieto, scontento della scarsa sensibilità civica, prima che artistica, dei suoi concittadini. Era convinto che si potesse ottenere di più da quell’angolo di terra che lui tanto amava e che oggi gli rende finalmente onore. Per completare il triangolo di luoghi che lo ha ispirato per 45 anni, dopo Rodì, mancano ora all’appello Terme Vigliatore e Castroreale, dove la sua eredità resta tangibile. Ricordarlo, in qualunque forma, sarebbe un atto di riconoscenza.