Per il pentito Santo Gullo, i boss Lo Piccolo furono latitanti a Portorosa

- Cronaca

I giudici della Corte d’Appello di Messina, nel corso del processo stralcio Sistema 2 sulle estorsioni compiute nell’hinterland barcellonese, hanno ascoltato i due pentiti chiave: il brolese  Santo Lenzo, colui che teneva i contatti tra i Bontempo Scavo di Tortorici ed i barcellonesi, e Santo Gullo, il meccanico di Oliveri che dopo il pentimento di Melo Bisognano, ha deciso di passare anche lui dalla parte della giustizia.

Gullo in particolare ha riferito la circostanza secondo cui esponenti legati al clan dei Mazzaroti abbiamo favorito la latitanza dei boss palermitani Salvatore e Alessandro Lo Piccolo, i luogotenenti di Bernardo Provenzano, arrestati nel 2007. Secondo quando dichiarato in aula sarebbe stato il boss di Novara di Sicilia, Tindaro Calabrese, attualmente al regime del 41 bis,  ad aiutarli nella latitanza, nascondendoli nei pressi di Portorosa. Nel corso della lunga deposizione si sarebbe parlato anche degli interesse delle organizzazioni criminali della zona, nel settore dello smaltimento rifiuti e degli scarti della lavorazione degli agrumi, meglio conosciuta come “pastazzo”.

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