Si è tenuta ieri, 20 maggio, alla Biblioteca Comunale T. Cannizzaro di Messina, la presentazione del romanzo “Natalina: solo due mesi d’amore”, di Bruno Siciliano.
A moderare l’evento è stata la giornalista Noemi Munafò, con i saluti introduttivi della dott.ssa Giovanna Quartarone, referente della Biblioteca Comunale “Cannizzaro”.
L’autore, calabrese di nascita, ha raccontato con sguardo sognante e appassionato una storia d’amore ambientata nella città di Messina.
In un romanzo che apparentemente sembrerebbe tinto di rosa, ma che si serve dei toni e dei colpi di scena del mistero, è narrato l’incontro speciale tra Bruno e Natalina, in circostanze inusuali.
La giovane donna, come un fulmine a ciel sereno, entra nella vita di Bruno e rovescia completamente tutte le sue certezze.
Una tematica ampiamente trattata nel corso dell’incontro è stata proprio il cambiamento del protagonista: da uomo solo e solitario, all’apertura ad una famiglia “allargata” con la giovane innamorata. Complice di tale cambiamento, probabilmente, anche un po’ d’incoscienza dell’uomo, il quale ha deciso di buttarsi a capofitto in una storia tanto complicata.
In apertura all’evento, lo scrittore, fortemente legato alla cultura del teatro, ha messo in scena dei brani tratti da scritti poetici e teatrali, da Petrolini a Prevert.
Bruno Siciliano ha fieramente ammesso: “Io non sono uno scrittore. Io racconto storie, sono un affabulatore: in queste mie storie ci sono tante sotto-storie”.
E proprio queste sotto-storie si intrecciano alla trama principale, arricchendola di elementi nuovi ed inediti, con personaggi sui generis che hanno il merito di raccontare situazioni marginali e trattare tematiche sensibili.
La città di Messina, sfondo della storia d’amore, ha un ruolo simbolico nella narrazione dei fatti: Bruno Siciliano ricorda affettuosamente le giornate passate da studente presso la Città Metropolitana, e l’amore sviluppato nei confronti di tanti luoghi magici vissuti in gioventù.
L’incontro ha riscosso particolare successo, vedendo il pubblico direttamente coinvolto nel dialogo con l’autore, tra scambi di battute ironici e condivisione di idee.