Riguardo all’esternalizzazione del servizio di Pronto Soccorso dell’ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona arrivano le posizioni di coloro che la ritengono una soluzione accettabile, purché si mantenga sempre la centralità dell’interesse pubblico.
A tal proposito netta è la posizione di Salvatore Coppolino di “Noicisiamo Barcellona”: “Credo che intorno alla possibilità di esternalizzare il servizio di Pronto Soccorso al Cutroni Zodda – afferma – si stia facendo un po’ di terrorismo psicologico. Credo che se questa può essere la soluzione, seppur temporanea, che ben venga. Per l’utenza non cambia nulla. Il servizio rimane gratuito come quando ci si reca al Pronto Soccorso di Milazzo. Con il vantaggio di non dovere percorrere qualche chilometro in più che potrebbe risultare anche pericoloso per la propria salute. Questo dire a tutti i costi no a una soluzione temporanea che riporterebbe in vita un importante presidio per la cittadinanza mi sembra solo carico di preconcetti sterili”.
Sulla stessa lunghezza d’onda appare la Cisl FP Messina: “Abbiamo apprezzato i numerosi tentativi – dichiara il segretario generale Giovanna Bicchieri – attraverso bandi e mobilità, messi in essere dall’Asp per il reclutamento di medici utili alla riapertura di servizi essenziali. Tuttavia, prendendo atto dell’impossibilità di reperire, con tale metodologia, personale medico in un presidio ospedaliero difficile come quello di Barcellona Pozzo di Gotto, guardiamo con grande attenzione alla possibilità di un bando di esternalizzazione, premettendo già da adesso che tale estrema e temporanea soluzione, temporanea nelle more che vengano reclutati medici per garantire il SSN, debba garantire i lavoratori, la gratuità e i livelli di qualità dei servizi erogati. Se consideriamo, inoltre, che già un processo di esternalizzazione è stato compiuto per l’urologia di Mistretta e l’ortopedia di Sant’Agata di Militello, servizi oggi pienamente operativi, non vediamo ragioni per cui dovremmo scandalizzarci per la possibilità di riaprire il pronto soccorso della seconda Città più grande della Provincia di Messina che seriamente necessita tale riapertura. Alla luce di quanto espresso ci sottraiamo da qualunque sterile polemica e da tifoserie politiche”.
“Gli sviluppi relativi alla possibile riapertura del Pronto Soccorso dell’Ospedale ‘Cutroni Zodda’ richiedono un confronto serio e costruttivo, lontano da ideologie e contrapposizioni tra pubblico e privato. A pagarne le conseguenze, fino ad oggi, è stata solo la popolazione, ancora priva di un presidio fondamentale per l’emergenza sanitaria.” È quanto, infine, affermano in una nota congiunta Fabrizio Denaro, segretario provinciale UGL Salute Messina, e Tonino Sciotto, segretario provinciale UTL-UGL. “UGL Salute – proseguono – è da sempre in prima linea per chiedere la riattivazione del Pronto Soccorso, ritenendola una priorità assoluta. Se, in via provvisoria e a causa della cronica carenza di personale medico, si dovesse ricorrere al contributo di un soggetto privato, riteniamo che ciò possa essere accettabile, a condizione che venga sempre garantita la centralità dell’interesse pubblico.” “I cittadini hanno diritto a un’assistenza sanitaria sicura ed efficiente. Non basta riaprire un pronto soccorso: è necessario che siano operativi anche tutti i reparti previsti dalla legge per garantirne la piena funzionalità, a tutela soprattutto della sicurezza dei pazienti.”