Emergenza Ospedale, i Sindaci del Distretto D28 e il Presidente Todaro: “Rimane il problema della mancanza di organico, si lavori a delle soluzioni”

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L’appello del Sindaco Pinuccio Calabrò e del Presidente del Distretto D28 Antonio Todaro a nome di tutti i Sindaci del comprensorio per l’emergenza-urgenza del “Cutroni-Zodda” riporta l’attenzione sulla sanità al fine di trovare soluzioni repentine ed efficaci.

Continua l’emergenza sanitaria nel Distretto socio-sanitario 28, con gravi disagi per i cittadini di Barcellona Pozzo di Gotto e dei comuni limitrofi. Il pronto soccorso dell’ospedale “Cutroni Zodda” rimane chiuso, costringendo l’utenza a rivolgersi al presidio ospedaliero di Milazzo, ormai al limite delle proprie capacità operative.

La questione è stata nuovamente sollevata dal presidente del Distretto socio-sanitario 28 Avv. Antonino Todaro e dal sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Avv. Giuseppe Calabrò, in rappresentanza di tutti i Sindaci del Distretto, in una lettera inviata al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina Dr. Giuseppe Cuccì. La missiva è stata indirizzata per conoscenza anche al Presidente della Regione Siciliana, On. Renato Schifani, e all’Assessore regionale della Salute, On. Daniela Faraoni.

Sanità in crisi: un’emergenza senza soluzione?

Nel documento si evidenzia la condizione disastrosa in cui versa l’area dell’emergenza-urgenza, aggravata dalla mancata riapertura del pronto soccorso di Barcellona Pozzo di Gotto. Il sovraccarico del presidio di Milazzo mette a rischio la sicurezza dei pazienti e complica ulteriormente il lavoro del personale sanitario.

Nonostante gli sforzi della Direzione Generale dell’ASP per riaprire il servizio, il problema principale resta il reclutamento del personale medico e infermieristico. I bandi pubblicati sono andati deserti, lasciando la struttura priva delle risorse necessarie per la ripresa dell’attività.

Appello alle istituzioni: soluzioni urgenti per garantire il diritto alla salute

Todaro e Calabrò sottolineano come il diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione, sia ormai un “semplice miraggio” per i cittadini del Distretto. Per questo motivo, i sindaci del territorio chiedono un intervento immediato, anche valutando soluzioni innovative già sperimentate in altre regioni. Tra queste, si ipotizza una possibile collaborazione tra pubblico e privato per garantire l’operatività del pronto soccorso.

L’appello è rivolto direttamente al Presidente della Regione e all’Assessore alla Salute affinché supportino concretamente l’ASP di Messina nella ricerca di una soluzione efficace e rapida.

La chiusura prolungata del pronto soccorso del “Cutroni Zodda” continua a rappresentare un problema serio per il sistema sanitario locale. La popolazione attende risposte concrete dalle istituzioni, nella speranza che il diritto alla salute venga finalmente tutelato con azioni tempestive ed efficaci.

L’appello a unire le forze

Sette concorsi, gli ultimi quattro per la stipula di contratti a tempo indeterminato, l’ultimo in atto e nessun medico e o infermiere partecipano al fine di coprire l’organico dell’emergenza – urgenza del “Cutroni Zodda”.

“Bisogna pensare a soluzioni sperimentali come succede in altre regioni, dove il pronto soccorso è affidato a enti privati convenzionati, individuati sempre tramite procedure pubbliche. L’ASP da sola non può prendere decisioni da sola davanti a una crisi di tale entità. L’appello è, quindi, a Forza Italia, a tutte le forze regionali e ai parlamentari della zona che si uniscano alla nostra richiesta di soluzioni e agiscano al più resto” – questo l’appello del Sindaco Calabrò e del Presidente del Distretto D28 Antonio Todaro, che parlano a nome di tutti i Sindaci del Distretto.