Oltre duemila persone in tre giorni hanno partecipato al Festival dei Sogni “Aura Fest” di Santa Lucia del Mela, un evento, giunto alla seconda edizione, che ha celebrato arte, cultura e spiritualità attraverso il sogno.
«Già dalla prima edizione – afferma il sindaco di Santa Lucia del Mela Matteo Sciotto – abbiamo deciso di puntare su un evento diverso rispetto a tutti gli altri. Siamo molto contenti dell’afflusso dei partecipanti e degli ospiti che sono arrivati da molte parti d’Italia. Santa Lucia del Mela si sta posizionando come un attore importante a livello culturale per la nostra provincia e per dare stimolo alle nuove generazioni».
Come lo scorso anno, ad aprire ogni sera la manifestazione i “Yet to Come“, che con un’interpretazione raffinata hanno rapito il pubblico. Giovanni Renzo con le sue melodie ha trasportato in una dimensione senza tempo e Ivan Segreto, ospite d’eccezione della prima serata, ha regalato al pubblico le note più famose del suo repertorio, tra cui “Porta Vagnu” un’opera che mescola melodie raffinatissime al dialetto siciliano.

Tra le esibizioni da citare sicuramente “Il Piccolo Principe”, interpretazione di radio teatro da parte di Luca Violini che, con la sua voce e mimica, ha incantato i grandi e i piccoli.
Hanno chiuso la serata i “The Windfall” con le note ambient dell’handpan e la voce onirica. La manifestazione si è ufficialmente conclusa domenica scorsa con il coro Polifonico Ouverture: 26 elementi sul palco per omaggiare il maestro Franco Battiato.
Chiara Ceccarelli, completamente ricoperta di creta, creava sculture sul momento, coinvolgendo i passanti. Mentre gli spettacoli di danza di Claudia Bertuccelli e il corpo di ballo Otto Tempi con “Futuro” davano modo di riflettere sulla qualità dei nostri sogni.

Grazie al progetto internazionale Textile Cartography, si è potuto ammirare lavori provenienti da tutto il mondo: India, Marocco, Germania, Belgio, Spagna, Portogallo, Norvegia.
Francesca Baudo ha coinvolto molti bambini con la sua performance di live painting e il club fotografico Iperfocale ha regalato una experience di ritratto ai visitatori. Marta Fiorentino ha emozionato tutti con la sua poesia e Silicy con le sue installazioni artistiche.
«Siamo molto soddisfatti di questa seconda edizione – dice l’artista milazzese Giuseppe La Spada, direttore del Festival» – le tre giornate hanno permesso di avere una maggiore offerta di spettacoli musicali e di diminuire l’affluenza, così da permettere a tutti i partecipanti di godersi la serata.