La Cassazione accogliere il ricorso dei legali di Bonina: da rifare il processo per estorsione nei confronti di 22 dipendenti

- Cronaca

La seconda Sezione della Corte di Cassazione di Roma ha accolto il ricorso dei legali dell’imprenditore barcellonese Immacolato Bonina, che dopo due gradi di giudizio era stata condannato a 5 anni e tre mesi con l’accusa di estorsione nei confronti di 22 dipendenti della società che gestiva il centro di stoccaggio del gruppo Sigma nella zona industriale di Barcellona.

I giudici della Suprema Corte hanno disposto che si dovrà celebrare un nuovo processo davanti alla Corte di Appello di Messina, avendo valutato le possibili criticità “nella valutazione operata dai Giudici di merito in relazione alla concreta esistenza del reato estorsivo contestato”. La condanna alla pena di 5 anni e 3 mesi di reclusione oltre la multa e le sanzioni accessorie, ridotta di un anno in Appello risposto a quella di primo grado, era stata inflitta per il reato contestato all’ex presidente delle massime realtà sportive della città di estorsione nei confronto di 22 dipendenti, a cui Bonina, da amministratore delegato della società che gestiva la piattaforma di stoccaggio del gruppo Sigma, avrebbe imposto, coartando la loro volontà di sottoscrivere un contratto di solidarietà, nella fase in cui era stato avviata la richiesta di concordato preventivo prima del fallimento dichiarato nel 2016.