La tensione nello staff dell’Akragas per la sconfitta maturata negli ultimi minuti con il gol di Longo ha portato tecnico e dirigenti ospiti ad accusare i giocatori di antisportività per la dinamica da cui è nata la marcatura che ha deciso il match.
A mente fredda la società giallorossa ha diffuso una nota per esprimere l’amarezza legata alle infondate accuse ricevute a fine gara, figlie di una cocente delusione per aver lasciato il campo con una sconfitta.
“In relazione alle dichiarazioni rilasciate in sala stampa dal direttore sportivo Giuseppe Cammarata e dall’allenatore Marco Coppa, entrambi tesserati della SSD AKRAGAS, circoscritte in larga parte al presunto gesto «antisportivo e vergognoso» commesso nel finale della gara di ieri dal nostro capitano, il centrocampista barcellonese Giovanni Biondo, l’A.S.D. NUOVA IGEA VIRTUS esprime profonda delusione e prende le distanze da quanto affermato dai sopraccitati associati dell’area tecnica e societaria della compagine biancoblu. Quanto espresso dagli stessi ai microfoni accesi del post-partita è il classico esempio di autogol, tenuto inoltre conto delle immagini, dell’evoluzione di un’azione e di una gara che nella sostanza si è decisa solo nel finale dopo novanta e più minuti giocati dalle due squadre in campo nel pieno rispetto delle regole e della contesa agonistica”.
“Le immagini raccontano di tutt’altra storia e di tutt’altra evoluzione dell’azione del gol che ha portato alla vittoria meritata della Nuova Igea Virtus. Sia il nostro allenatore Francesco Di Gaetano che lo stesso capitano e centrocampista Giovanni Biondo, sempre dalla sala stampa, hanno commentato l’accaduto e si sono espressi sulla gara senza puntare il dito contro nessuno. La partita è stata giocata ad armi pari, tuttavia il resto è stato macchiato da episodi extra campo e non solo (il Giudice Sportivo farà luce sull’accaduto) oltre che da parole fuori luogo che non hanno nessuna aderenza con la realtà dei fatti e con la bontà e la lealtà da sempre riconosciuta ai soggetti che sono stati artatamente coinvolti, uno tra tutti l’incolpevole Giovanni Biondo, professionista e persona dai sani principi umani e sportivi.
Al nostro capitano, a Giovanni, e alla squadra tutta, noi manifestiamo ancora una volta il nostro rispetto ed esprimiamo la nostra vicinanza per le ingiuste e gratuite accuse rivolte nei loro confronti dai tesserati dell’Akragas, ai quali chiediamo scusa per avergli concesso lo spazio per esternare le proprie sensazioni “a caldo”, verosimilmente condizionate dalla rabbia di avere perso un punto al “D’Alcontres-Barone” di Barcellona Pozzo di Gotto”.

Alle sterili polemiche per una sconfitta fanno da contraltare i danni concreti subiti dalla pista d’atletica dello stadio barcellonese per i fumogeni introdotti nell’impianto, elidendo i controlli delle forse dell’ordine, e lanciati in campo dai supporters dell’Akragas, fin dal loro ingresso in campo. La società giallorossa e il Comune stanno quantificando i danni che saranno addebitati alla società ospite per responsabilità oggettiva.
