Omicidio in Gran Bretagna, i sospetti si sono concentrati sull’ex coinquilino palermitano

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Gli investigatori inglesi stanno indagando a tutto campo per chiarire il giallo del duplice omicidio avvenuto in Inghilterra, nel quale sono morti i due fidanzati messinesi Nino Calabrò, 26 anni, nato e cresciuto a Barcellona, ma residente a Milazzo, e Francesca Di Dio, 20 anni, di Montagnareale.

L’attenzione nelle ultime ore si è concentrata sull’ex coinquilino di Nino Calabrò, un coetaneo originario di Palermo, che secondo le prime indiscrezioni soffrirebbe di problemi psichici. Il ragazzo nei mesi precedenti aveva condiviso l’appartamento con il croupier barcellonese, ma, se venissero riscontrate le sue responsabilità, si dovrà individuare il movente dell’omicidio. Si sarebbe invece alleggerita la posizione di un altro coinquilino, un iraniano, che inizialmente era stato tra i primi sospettati.

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Nino Calabrò e Francesca Di Dio si trovavano in Inghilterra, precisamente a Thornaby-on-Tees, vicino a Middlesbrough, nel North Yorkshire, perchè era lì che stavano costruendo la vita insieme. Nino, cresciuto a Barcellona, si era diplomato all’ITT Majorana di Milazzo, e, dopo essersi trasferito in un appartamento di via Spiaggia Ponente, insieme alla famiglia, aveva deciso tre anni fa di intraprendere la carriera di croupier. Era dipendente del Grosvenor Casino di Stockton, dopo aver lavorato a lungo in un ristorante della zona, ma non aveva perso i legami con la sua terra, con la sua famiglia (il padre finanziere Salvatore, la madre Salvina e la sorella Alessandra) e con gli amici. Dal 2019 si era fidanzato con Francesca e con lei stava programmando il suo futuro. Anche la ragazza, infatti, era pronta a trasferirsi in Inghilterra per cercare lavoro e vivere la sua vita insieme al compagno.

Il sogno di questi due ragazzi, brillanti e pieni di entusiasmo, è però stato spezzato il 21 dicembre da una mano assassina, che ancora non ha un nome. I familiari sono andati in Gran Bretagna per seguire le indagini e per conoscere il motivo di questa tragedia.

La solidarietà del sindaco di Milazzo, Pippo Midili 

Il sindaco Pippo Midili, nel manifestare la massima disponibilità ad assicurare ogni supporto necessario ai congiunti e nel ricordare che la famiglia di Nino Calabrò vive a Milazzo, nella via spiaggia di Ponente, ha espresso parole di vicinanza ai parenti della vittima: “La tragica fine di Nino – ha detto – ci lascia sgomenti ed attoniti. Non ci sono parole per descrivere una morte così drammatica. Un lutto che scuote l’intera cittadinanza. Esprimo a nome mio e di tutta la città di Milazzo il cordoglio ai genitori ed ai familiari tutti. Sono certo che Nino continuerà a vivere nel ricordo di coloro che l’hanno conosciuto e apprezzato per le sue doti professionali ma soprattutto umane. E naturalmente lo stesso sentimento lo rivolgo alla famiglia di Francesca, andata dal fidanzato per trascorrere un Natale in serenità e invece vittima di un atroce destino”.

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