Lo scrittore barcellonese Nino Genovese ha presentato il suo ultimo romanzo “Delitti e Maestrale”, un giallo assolutamente da leggere.
Il giallo è un genere letterario assai versatile ed affascinante: può essere rilassante o esercitare l’intelletto con i suoi enigmi, può essere d’evasione o consentire uno sguardo più acuto sulla realtà e nelle profondità più oscure nell’animo umano. “Delitti e Maestrale” ha tutte le migliori caratteristiche del giallo: è in grado di rapire il lettore con un stile asciutto e coinvolgente, la narrazione non conosce pause ed è mozzafiato e intrigante, i personaggi sono interessanti e ben descritti, l’ambientazione è la nostra Barcellona Pozzo di Gotto ed è davvero curioso e affascinante trovare in un bel romanzo i luoghi della nostra città (i bar, le vie, le piazze).
Il romanzo di Nino Genovese è stato pubblicato da Fratelli Frilli Editori, una piccola ma vivacissima casa editrice genovese con un ampio catalogo di gialli, ed è stato presentato alla cittadinanza barcellonese con un bell’evento organizzato nell’auditorium del Parco urbano “Maggiore La Rosa”. Accanto all’autore c’erano la giornalista Cristina Saja, l’editore Carlo Frilli e la professoressa Maria Concetta Sclafani. La scaletta degli interventi dei relatori è stata arricchita dalle musiche della bravissima sassofonista Anita Milici (che ha suonato alcuni classici del jazz come “Blue Bossa” di Kenny Dorham, “Bossa Antigua” di Paul Desmond e “Early Morning Attitude” di Lee Ritenour) e dalle letture di Tania Alioto (che in tre momenti distinti ha letto alcuni brani dalle pagine 9 e 10, 31 e 32, 107 e 108).
L’evento è stato aperto da Cristina Saja che ha salutato i presenti, ha presentato l’autore e avviato il dialogo con i relatori. Presa la parola, l’autore ha raccontato quanto sia stato arduo organizzare la presentazione in città ma alla fine è andata in porto così come dice la saggezza popolare: “barca storta viaggio diritto”. Parlando dei riferimenti all’attualità barcellonese presenti nel libro e del rapporto tra la politica e la cultura, e notata tra il pubblico la presenza dell’onorevole Tommaso Calderone, questi è stato invitato sul palco. L’on. Calderone si è rivelato appassionato lettore dei romanzi di Nino Genovese, cui ha fatto i complimenti per come ha descritto le procedure delle forze dell’ordine, e l’onorevole si è rammaricato del fatto che i politici spesso non siano riusciti a dare adeguato sostegno alle iniziative culturali (“Questa è più un’autocritica che una critica”).
Di seguito c’è stato l’intervento dell’editore, che ha parlato di come è nata la casa editrice, del suo progetto editoriale e dell’impresa di scoprire e valorizzare nuovi giallisti di talento. Ripresa la parola, Nino Genovese ha parlato di “Scirocco e zagara”, la prima avventura del maresciallo Gianluca Mariangelo, e di come il suo stile sia maturato dal primo al secondo romanzo grazie alla guida e ai consigli dell’affermato giallista siciliano Roberto Mistretta (anch’egli nel catalogo della Frilli Editori, oltre che autore per Mondadori e altre note case editrici).
Infine c’è stato l’intervento della professoressa Maria Concetta Sclafani che si è soffermata sulla struttura e sulle caratteristiche del romanzo di Nino Genovese, ampliando il discorso ad un esame dello stesso genere letterario. La professoressa Sclafani ha ribadito che la trama è ben costruita, la struttura molto solida e il livello ben più alto della media dei gialli che si trovano in libreria (“Leggo tanti gialli per via del Castroreale Mystery Festival, II Festival del Giallo e del Noir, e Delitti e Maestrale spicca decisamente per la qualità”). La professoressa ha spiegato la differenza tra il giallo classico e il giallo contemporaneo: il primo codificato e consolatorio; il secondo non rigorosamente codificato e contenitore di tante altre cose, come fatti di cronaca contemporanea. Il romanzo di Nino Genovese rientra pienamente nella tipologia del giallo contemporaneo, con i suoi personaggi profondamente umani e i riferimenti ai problemi della raccolta differenziata così attuali in città. La professoressa Maria Concetta Sclafani ha evidenziato come a Barcellona Pozzo di Gotto ci sia molta vivacità culturale, quanto sia bello che la città sia l’ambientazione di un romanzo e ha concluso suggerendo che nei locali barcellonesi, soprattutto nei bar, si mettano dei libri a disposizione degli avventori, soprattutto libri che riguardino la città, ancora meglio romanzi ambientati a Barcellona Pozzo di Gotto (come “Delitti e Maestrale” di Nino Genovese), poiché espressione di quella cultura che può e deve essere trampolino di lancio del territorio.
Il suggerimento è stato subito ripreso da Cristina Saja che lo ha ribattezzato “Adotta un romanzo”, auspicando che abbia davvero seguito. Dopo la presentazione di un’iniziativa di carattere sociale (#Nord&Sud, un calcio per la vita) e un saluto del team dell’Aston Birra, venuto dalla Liguria assieme all’editore Frilli, l’autore ha offerto ai numerosi presenti un aperitivo preparato da Lia.Ci.Si. Nino Genovese ha raccontato che l’incontro si sarebbe dovuto svolgere nei locali di Lia.Ci.Si., se le condizioni meteo lo avessero consentito, perché il noto bar ristorante è importante nella storia narrata nel romanzo (è lì che il protagonista, il maresciallo Gianluca Mariangelo, ha un incontro galante con la bella Beatrice). L’evento è stato un successo e “Delitti e maestrale” merita ogni complimento ricevuto e di essere acquistato e letto.