Il campetto sportivo “Rosario Livatino” arricchisce il quartiere di Portosalvo

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“Una parrocchia senza campetto sportivo è una parrocchia a metà”.

Queste parole di Don Vincenzo Otera, parroco della chiesa di San Giovanni Paolo II a Portosalvo, ribadite poi da Monsignor Cesare Di Pietro, vescovo ausiliare di Messina, sembrano paradossali, ma sono profondamente vere: una parrocchia non è un ufficio o un semplice luogo di culto, è vita e comunità, è aggregazione, solidarietà e gioco.

Così l’inaugurazione del nuovo campetto sportivo nel quartiere di Portosalvo è stata una vera festa, che ha richiamato tantissime persone e ha mobilitato l’intera comunità portosalvese. Per l’occasione erano presenti le autorità civili e militari, è arrivato il vescovo Di Pietro e sono stati mostrati all’interno della chiesa gli ultimi due dipinti del ciclo riguardante la vita di San Giovanni Paolo II (uno sull’apertura della Porta Santa in occasione del Giubileo del 2000 e l’altro sulla Giornata Mondiale della Gioventù).

L’occasione è stata resa ancora più speciale dall’intitolazione del campetto al Beato Rosario Livatino, il “giudice ragazzino”, il magistrato ucciso barbaramente dalla mafia il 21 settembre 1990 a soli 37 anni e dichiarato da papa Giovanni Paolo II “martire della giustizia e, indirettamente, anche della fede”. L’accoglienza al vescovo è stata organizzata dalla parrocchia di San Giovanni Paolo II presieduta dal parroco Vincenzo Otera con la collaborazione del gruppo dei catechisti dell’oratorio e della scuola materna, elementare e media di Portosalvo, sezione staccata dell’Istituto Comprensivo Militi di Barcellona Pozzo di Gotto. Accanto al sindaco barcellonese e alle altre autorità civili e militari, c’era anche Salvatore Insenga, cugino del giudice ragazzino, unico parente in vita del magistrato, impegnato nel sociale e nel testimoniare i valori della legalità e dello Stato ovunque si ricordi l’illustre parente.

Un pubblico numeroso, attento e commosso, durante l’omelia, nelle parole del vescovo ha conosciuto la profonda umanità e la misura della santità del giudice Livatino. Sia le azioni in vita sia le parole riportate nel diario personale del beato, hanno mostrato la convinta fede cristiana di Rosario Livatino, che si poneva “Sub Tutela Dei” (sotto la protezione di Dio), anche affrontando i dubbi e le incertezze che sono il lato debole dell’animo umano, quella che Livatino chiamò “notte dello spirito”. Un ritratto di uomo e di santo che ha convinto ancora di più chi ha voluto dedicargli il nuovo campetto sportivo della parrocchia di San Giovanni Paolo II: senza alcun dubbio il Beato Rosario Livatino è un esempio di virtù per i giovani e merita di essere ricordato e venerato, non solo buon cristiano e buon cittadino ma santo e uomo di Stato disposto a morire per difendere i valori del bene comune.

Dopo la Santa Messa, è arrivato il momento del taglio del nastro e dello svelamento della targa che ricorderà a tutti l’intitolazione del nuovo campo sportivo. L’evento si è concluso con una magistrale esibizione della Fanfara dei Bersaglieri dei Peloritani, guidati dal capofanfara Maestro Domenico Mirabile, e dai giochi pirotecnici che hanno reso ancora più speciale l’occasione. Assieme al campo sportivo è stato inaugurato il parco giochi, per la gioia dei più piccini. Insomma, un grande momento di crescita per la comunità di Portosalvo e un motivo di orgoglio per l’intera Barcellona Pozzo di Gotto per questo quartiere così vivace pur se periferico.

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