Identificati i presunti scafisti dello sbarco del 13 febbraio

- Cronaca

Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Messina e del G.I.C.O. della Guardia di Finanza hanno identificato i presunti scafisti dello sbarco di ieri 13 febbraio sulla banchina del molo Norimberga a Messina

Sulla nave O.N.G. Aita Mari erano presenti a bordo 158 migranti, soccorsi nei giorni precedenti in acque internazionali dove erano stati intercettati su imbarcazioni carenti di dotazioni di sicurezza.

Gli investigatori hanno colto, fin da subito, gli elementi degni di approfondimento, grazie anche alle informazioni fornite da alcuni migranti. Le versioni di coloro che sono stati ascoltati come testimoni sono risultate attendibili e hanno consentito di ricostruire quanto avvenuto prima della partenza. In alcuni casi, i migranti, dopo aver pagato una somma di denaro, sono stati trasportati in Libia dove hanno trascorso alcuni giorni in attesa di intraprendere il viaggio verso l’Italia e, successivamente, sono stati portati in una spiaggia dove alcuni uomini li hanno fatti salire su un’imbarcazione in legno.

L’attività info investigativa, seguita alle consuete operazioni di sbarco, coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, ha permesso di individuare e di procedere al fermo di indiziato di delitto nei confronti di un soggetto e di deferire in stato di libertà un altro.  

Si tratta di N.S., cittadino del Gambia di 23 anni, e di un cittadino della Guinea di 14 anni. Entrambi sarebbero saliti a bordo dell’imbarcazione senza alcuna costrizione o minaccia e senza aver fatto parte del gruppo di migranti precedentemente detenuti nella casa libica in attesa della partenza e, pertanto, considerati gravemente indiziati di aver commesso atti diretti a procurare illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato dei cittadini extracomunitari.

Il Sostituto Procuratore della Repubblica competente ha disposto la traduzione del ventitreenne presso la Casa Circondariale di Gazzi, in attesa della convalida.

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