24liveSchool, il progetto #DustyEducational per insegnare il rispetto ambientale

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Ormai è da molti mesi che tra i cittadini di Barcellona Pozzo di Gotto sorgono lamentele riguardo ai rifiuti vari lasciati lungo i marciapiedi, per non parlare della gente incivile che, tra questi e il cassonetto dell'”isola ecologica”, sceglie addirittura di gettarli sulla strada, zona che dovrebbe sempre rimanere completamente pulita e svincolata per il libero passaggio dei mezzi di trasporto. Quest’ultima problematica, fino a poco più di un anno fa diffusa soprattutto sotto i ponti o sottopassaggi, dove alcuni buttavano con indifferenza e incoscientemente i rifiuti innalzando così la percentuale di incidenti e incendi, ora si presenta purtroppo anche in altre zone meno defilate, magari anche vicino a scuole o negozi, e il fenomeno sembra non trovare una soluzione efficace che non siano multe salate o videosorveglianza. E’ infatti la coscienza civica di tutti che dovrebbe cambiare, e questo è un traguardo piuttosto difficile da raggiungere, soprattutto con chi fino a qualche anno fa non sapeva neppure cosa fosse la “raccolta differenziata”. Ma per fortuna, da circa quasi due anni a questa parte, la questione rifiuti è stata affrontata attraverso l’affidamento da parte dell’amministrazione comunale del servizio alla ditta “DUSTY” che, tramite i suoi diversi settori, si sforza di tenere pulito il territorio e aiuta l’ambiente cercando anche di cambiare lo stile di vita dei cittadini, facendo in modo che venga sprecata meno plastica, meno carta ecc. e organizzando la raccolta differenziata, sia “porta a porta” sia nel “centro raccolta comunale”, che è un servizio che si occupa di raccogliere appunto tutti i rifiuti, tranne l’organico, l’umido e l’indifferenziata. Qui è possibile conferire privatamente i vari materiali tutti i giorni, compreso il sabato e la domenica mattina, e ottenerne il conteggio per usufruire di uno sconto in bolletta, così come per chi si serve della compostiera da collocare in giardino, in cui vengono inseriti elementi organici e scarti di cibo che dopo poco tempo si trasformano in fertilizzanti. Attraverso questi servizi, quindi, la “DUSTY” ci viene incontro, ma dobbiamo essere pure noi ad andare incontro a lei, facendo ad esempio sì che vengano rispettati i simboli della riciclabilità, per una corretta raccolta differenziata, o facendo attenzione al tipo di busta che utilizziamo per raccogliere i rifiuti, quella per fare la spesa per l’indifferenziata mentre quella biodegradabile per l’organico.

incontro-Dusty5-300x225 24liveSchool, il progetto #DustyEducational per insegnare il rispetto ambientaleOltre a tutte queste attività svolte dall’azienda “DUSTY” nel nostro comune, è tuttavia fondamentale anche l’azione educativa da questa promossa nelle scuole primarie e secondarie di primo grado di Barcellona Pozzo di Gotto proprio attraverso un progetto, dal titolo #DustyEducational, ideato per sensibilizzare “dal basso” al rispetto dell’ambiente e per iniziare ad educare sin da piccoli i bambini ed i ragazzi all’idea di non abbandonare rifiuti, dal momento che ogni scarto è paragonabile ad una risorsa ma può anche essere molto dannoso per il pianeta. Ecco quindi perchè, nel corso di due incontri che si sono svolti presso il Museo Didattico dell’Istituto Comprensivo “Foscolo” nei giorni 1 e 2 aprile 2019, il primo coinvolgendo tutti gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e il secondo rivolto alle classi terze della scuola secondaria di primo grado, l’architetto Antonia Santina Teatino, l’esperta in sostenibilità ambientale, ha interagito in modo anche laboratoriale con i suoi spettatori e ha insistito soprattutto sul principio delle “3 R”, che stanno per “Riduci Riusa Ricicla”, analizzando da vicino i comportamenti quotidiani dei ragazzi e cercando di correggerli. incontro-Dusty4-300x225 24liveSchool, il progetto #DustyEducational per insegnare il rispetto ambientaleIn particolare si è cercato di educare al minor spreco possibile della plastica, come ad esempio l’evitare di comprare merendine o tutti quei cibi che sono costituiti da imballaggi primari e secondari, oppure invitando ad utilizzare la borraccia al posto delle bottigliette d’acqua, le posate in acciaio invece di quelle di plastica, i piatti e i bicchieri in vetro piuttosto che quelli di plastica ecc. Infine i ragazzi sono stati sollecitati a realizzare dei box per iniziare la raccolta differenziata nelle scuole dove ancora non è stata attivata, anche se l’Istituto Comprensivo “Foscolo”, molto sensibile al problema ambientale cittadino e mondiale, già da tempo pratica tale tipo di raccolta e, attraverso percorsi di educazione ambientale, cerca costantemente di formare dei cittadini consapevoli rispettosi del pianeta. Solo attraverso il cambiamento collettivo e l’adozione di giusti comportamenti civici e ambientali sarà infatti possibile ridurre, se non eliminare definitivamente, il problema dei rifiuti, che tanto peso ha sull’inquinamento in generale e sul riscaldamento globale. Se ognuno fa qualcosa i risultati saranno tangibili. Ma dobbiamo cominciare allora ad agire. Tutti. E subito. Perchè non c’è più molto tempo.

Elena Biondo

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado

“Foscolo” di Barcellona P.G.

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