Si è conclusa oggi la serie di interrogatori dei 36 arrestati nell’operazione Gotha 4, messa a segno giovedì notte da Carabinieri e Polizia di Stato. L’ultima serie si è svolta stamattina a Siracusa, dove sono rinchiusi i due incensurati dell’inchiesta l’imprenditore di Barcellona Francesco Aliberti e l’allevatore di Rometta Giuseppe Treccarichi, che i collaboratori di giustizia Campisi e Cuttone hanno indicato come nuovi referenti sul territorio per la famiglia mafiosa barcellonese. Davanti al gip Massimiliano Micali ed ai sostituti della DDA Angelo Cavallo e Vito Di Giorgio, entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, così come Antonino Mazzeo, anche lui detenuto nella stessa struttura carceraria. Si attende adesso che le conclusioni dell’inchiesta e le decisione del gip trovino vengono più o meno confermate anche dopo i ricorsi al tribunale dei riesame, che gli avvocati stanno predisponendo. Sarebbe un passaggio importante per dare ulteriore credito alla ricostruzione della Procura, che attraverso le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, ha ricostruito il nuovo organigramma della criminalità organizzata barcellonese.
Tutta da verificare l’ipotesi di una talpa, paventata nell’ordinanza di custodia cautelare sulla base di un’intercettazione telefonica proprio di Aliberti. L’imprenditore, infatti, inquieto per la collaborazione di Salvatore Campisi, ricevendo a bordo della propria autovettura un uomo di nome Bastiano, aveva colto l’occasione per domandare informazioni sui soggetti che lo stesso Campisi aveva già accusato. L’interlocutore all’evidenza ben informato del tenore delle accuse già rese dal collaboratore, che erano ancora, pressoché nella loro interezza, coperte dal segreto investigativo, lo aveva rassicurato in merito al fatto che il Campisi non avesse ancora mosso accusa nei riguardi del figlio del boss Salvatore Ofria.