Sono state sequestrati stamattina, dalla Guardia di Finanza di Messina, oltre 5.000 ricci di mare, pescati in misura superiore a quella autorizzata e con attrezzi o strumenti vietati dalla normativa comunitaria e nazionale.
La legislazione vigente, infatti, pone ai professionisti un limite massimo di 1.000 esemplari pescati giornalmente, mediante l’uso di un’asta a specchio e di un rastrello/coppo, mentre al pescatore sportivo è consentita la pesca di 50 esemplari giornalieri in apnea (senza l’uso di apparecchi ausiliari per la respirazione).
In particolare, i finanzieri hanno bloccato, nei pressi di Ganzirri, un’autovettura sulla quale viaggiavano due catanesi, trainante un’imbarcazione con all’interno dei cesti in plastica e retine contenenti ricci di mare risultati appena pescati presso le coste calabresi.
I due, V.S. di 40 anni e N.M. di 41, sono stati segnalati all’Autorità marittima, e dovranno pagare una multa amministrativa da € 2.000,00 € 12.000,00. La Guardia di Finanza ha inoltre sequestrato e confiscato i ricci di mare, nuovamente immersi in mare, e le attrezzature subacquee adibite per la pesca.
