“Ci hanno tolto la voglia di andare avanti; dopo i tanti sacrifici sostenuti, noi siamo solo degli studenti, adesso non abbiamo la possibilità di ricomprare quanto ci è stato rubato”: con queste parole, Vittorio Marcini, giovane socio della “La Fenice” esprime il rammarico e la tristezza per il furto subito in nottata presso la sede dell’associazione sita in via Amendola. “Siamo andati via verso le 20:30 – racconta Marcini – poi, dopo cena, verso le 23:00, un altro membro del nostro gruppo è ritornato alla sede per la solita partita alla playstation; quando è arrivato ha visto che c’era la finestra rotta e appoggiata sul muretto proprio la playstation. A parer mio – prosegue ancora il giovane socio – non riuscendo a forzare la porta hanno sfondato la finestra nonostante un doppio vetro di 7 mm. In seguito al furto risultano mancanti un televisore 42 pollici led, un pc e un monitor, comprati da poco grazie ai sacrifici di un’intera estate passata a “fare il mercatino”. Abbiamo già sporto regolare denuncia – conclude Marcini – l’associazione resterà chiusa fino a quando non riusciremo a reperire i fondi necessari per il mantenimento della sede, a meno che lo sconforto non ci indurrà a chiudere definitivamente”.
