Ricettazione in concorso, peculato, falsità ideologica commessa da P.U. e soppressione, distruzione e occultamento di atti veri sono i reati contestati al Commissario Ispettore Superiore in pensione della Polizia Municipale di Messina, Aldo Bruzzano, il quale ieri mattina è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari.
L’attività d’indagine dei Carabinieri, condotta sotto la direzione del Sost. Proc. Dott.ssa Adriana Sciglio e del Sost. Proc. Dott. Diego Capece Minutolo, della locale Procura della Repubblica, era scattata nell’anno 2011 ed ha permesso di raccogliere gravi elementi indiziari relativi a diversi distinti episodi delittuosi, tutti riconducibili all’operato del Commissario Ispettore Superiore Bruzzano.
Bruzzano, all’epoca dei fatti Responsabile della Sezione Tutela Territorio della Polizia Municipale di Messina, in diverse occasioni, verificatesi approssimativamente dal marzo al dicembre 2011 si sarebbe appropriato di una autovettura in uso alla Sezione per un utilizzi personali; in una relazione di servizio, redatta nell’esercizio delle sue funzioni a seguito di un sopralluogo effettuato nel 2010 in esito alla ricezione di un esposto, avrebbe attestato falsamente di aver appurato l’esistenza di opere edili che erano state oggetto di sanatoria, mentre erano state invece realizzate ulteriori opere non presenti nella concessione edilizia in sanatoria; nella qualità di amministratore di fatto e socio occulto di una società che si occupa dell’acquisto di oro usato, al fine di tranne profitto, avrebbe acquistato in diverse occasioni degli oggetti in oro di illecita provenienza in quanto proventi di un furto.
Terminate le indagini i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Messina Centro, hanno trasmesso una dettagliata relazione alla locale Procura della Repubblica che ha avanzato al GIP una richiesta per l’emissione di un provvedimento custodiale a carico di Bruzzano. Il GIP del Tribunale di Messina ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’ex Commissario, disponendo che fosse condotto presso la propria abitazione per rimanere agli arresti domiciliari e a disposizione Sostituto Procuratore.