Il sindaco di Rodì sull’impianto di essiccazione: “Non è una bomba ecologica”

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La dura presa di posizione manifestata dai colleghi di Terme Vigliatore e Castroreale contro l’impianto di essiccazione agrumaria non ha turbato il sindaco di Rodì Milici, Filippo Torre, che ha difeso la scelta della sua amministrazione.

“Prima di avallare la realizzazione di un’opera così importante – spiega Torre – ci siamo accertati che non mettesse a rischio la salute dei nostri concittadini. Dico questo per sottolineare che la nostra non è stata affatto una decisione avventata. Quello che sorgerà in contrada Gonia – continua il sindaco – è un impianto a biomasse dal quale fuoriuscirà solo vapore acqueo. Non è vero, come ho sentito dire in questi giorni, che mancherebbe il parere dell’Asp: il parere c’è ed è favorevole”.

L’iter autorizzativo è comunque solo agli inizi: dopo la variante al piano urbanistico, che consentirà di cambiare la destinazione d’uso dell’area interessata, si aspetta che l’autorità competente per la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) si pronunci sulle emissioni in atmosfera dell’impianto per valutarne l’impatto ambientale. “Nel frattempo – sottolinea Torre – abbiamo già ottenuto un primo parere favorevole sia dall’Arpa che da Legambiente”.

Nelle prossime settimane è lecito attendersi nuovi round in questa disputa che rischia di raffreddare i rapporti tra comuni storicamente alleati. Soltanto due mesi fa, i sindaci di Rodì, Terme Vigliatore e Castroreale si riunivano per rinnovare le cariche dell’Unione dei Comuni Valle del Patrì. Oggi, almeno su un punto, hanno completamente smarrito l’intesa.

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