Il Pd: “L’Inps a Barcellona deve essere potenziata, non ci accontentiamo del semplice presidio”

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Il Partito Democratico, dopo il sit-in organizzato giovedì mattina davanti alla sede dell’Inps a rischio chiusura, torna a ribadire la necessità di trovare una soluzione per garantire la presenza dell’ufficio territoriale dell’ente previdenziale, con un potenziamento dei servizi e non solo con un semplice presidio, come ipotizzato dal sindaco Pinuccio Calabrò nell’annunciare la proroga di tre mesi del provvedimento di chiusura.

“Nell’esprimere profonda gratitudine per la straordinaria partecipazione alla manifestazione di protesta, con sit-in presso la Sede INPS di Barcellona – scrive il segretario cittadino Gianluca Pantano – il P.D. ribadisce che la stessa, proprio per la sua funzione a favore del welfare sociale in tutto il comprensorio, va mantenuta in vita ed anche potenziata ed innovata, senza se e senza ma. La notizia appresa dalla stampa, della sospensione per un periodo di soli tre mesi dell’efficacia del provvedimento di chiusura e dell’ipotesi, proposta dal Sig. Sindaco del nostro Comune, di concedere in comodato gratuito i locali ubicati presso la Via Pitagora “per mantenere un presidio nella nostra città”, sembrerebbe andare verso un ridimensionamento di funzioni e ruolo della stessa INPS di Barcellona P.G.”. 

“Proprio per questo – continua Pantano – tale soluzione appare solo un tentativo di gettare fumo negli occhi, con l’effetto sottinteso di attenuare la mobilitazione e la protesta. Inoltre non si comprendono quali siano le motivazioni che spingono il Consiglio di Amministrazione dell’INPS, Istituto Pubblico che si regge esclusivamente con la corresponsione dei contributi di Legge dei singoli cittadini, a chiudere con tanta solerzia e tempestività in maniera definitiva l’Agenzia di Barcellona P.G.  Per le esposte ragioni invitiamo il Sig. Sindaco a promuovere, nel più breve tempo possibile, una conferenza di servizio sull’argomento alla quale invitare la direzione dell’INPS, tutti i sindaci della zona interessata, le associazioni Sindacali, le forze sociali e politiche per rendere ancora più incisivo e forte il nostro dissenso alla chiusura della sede dell’Importante Istituto. Il talento, la laboriosità e la dignità della nostra gente ci spinge ad andare avanti e a non soccombere a velati progetti di depredazione, che continuano ad apostrofarci come città e comprensorio delle chiusure delle strutture di preminente interesse pubblico (Vedi Presidio Ospedaliero e Pronto soccorso con l’emergenza urgenza e ora anche l’INPS)”.