Messina: sotto sequestro un cantiere navale

- Cronaca

Nella giornata del 3 ottobre, la Capitaneria di porto di Messina e la Guardia di Finanza Stazione Navale di Messina, a seguito di un decreto del Tribunale di Messina, hanno eseguito un sequestro preventivo su un’area demaniale marittima di 4.400 mq. In questa zona, operano due ditte di cantieristica navale, con capannoni che ospitano diversi reparti di lavorazione, come officine meccaniche elettriche e falegnameria e superfici esterne destinate all’alaggio e al varo di imbarcazioni a motore e a vela, oltre a un’area per manutenzioni ordinarie e straordinarie e depositi temporanei di rifiuti. Il sequestro è stato disposto dopo un’indagine condotta congiuntamente dalle forze dell’ordine e supportata da S.PRE.S.A.L. e ARPA Sicilia.

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Le indagini hanno portato alla raccolta di prove significative riguardo ai reati di abusiva occupazione di area demaniale marittima e di specchio acqueo, oltre a violazioni del Testo unico ambientale. In particolare, è emersa la mancanza dell’Autorizzazione unica ambientale e lo svolgimento di attività di manutenzione delle imbarcazioni vicino alla spiaggia e al mare, nonché la gestione e lo smaltimento dei rifiuti pericolosi, con potenziali danni all’ambiente marino e costiero. Sono state riscontrate anche irregolarità in materia di sicurezza sul lavoro, come il mancato rispetto dei requisiti tecnici per le attrezzature, l’inidoneità dei locali utilizzati dai dipendenti e l’assenza di sorveglianza sanitaria per il personale.

Ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, garantito dalla Costituzione, si specifica che il provvedimento di sequestro può essere modificato o annullato tramite i normali mezzi di impugnazione.

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