Crescono le adesioni al corteo di venerdì 2 dicembre per rivendicare il diritto alla salute del comprensorio di Barcellona

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Il comitato per la tutela dell’ospedale Cutroni Zodda di Barcellona ha definito gli ultimi dettagli in vista della grande manifestazione di venerdì 2 dicembre, che prenderà il via da piazza Duomo per concludersi davanti al pronto soccorso del presidio ospedaliero di via San Vito.

Il numero crescente di adesioni da parte della cittadinanza dell’intero comprensorio fanno ben sperare per una massiccia partecipazione al corteo che partirà alle 9,30 da Piazza Duomo, percorrerà la via Roma, la via Operai, la via Papa Giovanni XXIII e la via San Vito, per raggiungere l’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale Cutroni Zodda. Alla fine di via San Vito, nella parte a valle dell’incrocio con via La Pira, sarà allestito un punto di diffusione dal quale i rappresentanti del comitato spiegheranno le ragioni della mobilitazione e le iniziative finalizzate a tutelare il presidio di Barcellona Pozzo di Gotto.

“Sono oltre cinquanta – si legge in un comunicato – le associazioni culturali, cattoliche, sportive e del volontariato solidale, insieme ai sindacati, alle organizzazioni professionali ed alle scuole, tutte protagoniste del benessere sociale, che lavorano in preparazione e per la buona riuscita della manifestazione, a cui hanno aderito e garantito la loro partecipazione tutti i Sindaci dei comuni del distretto sanitario, che conta circa ottantamila persone residenti e circa ventimila non residenti prevalentemente turisti nel periodo estivo. Tutti sono pronti a rivendicare, con un sobbalzo di rabbia e tanta dignità il diritto alla prevenzione e alla cura della salute, così come l’articolo 32 della nostra costituzione sancisce”.

“L’Ospedale Cutroni Zodda – continua la nota – a differenza della stragrande maggioranza dei presidi ospedalieri del paese, è stato destinato interamente a COVID 19, per pazienti non acuti, dall’inizio della pandemia nel 2019, con la chiusura di tutti i reparti e del pronto soccorso. Da allora, sia a causa di un servizio dell’emergenza urgenza che lascia a desiderare e sia per il fatto che tanti comuni del distretto sono molto distanti dal pronto soccorso di altri presidi ospedalieri, si sono verificati tanti casi di sopraggiunto decesso per mancato immediato soccorso, (tre casi negli ultimi 15 giorni) secondo  quanto è dato sapere. Si tratta dunque di una battaglia di popolo che coinvolge tutti, decisi e determinati a non rassegnarsi finché non sarà riaperto e saranno resi funzionanti tutti i reparti e il pronto soccorso, così come previsto dal piano regionale per gli Ospedali di base varato nel 2019 e finché non si darà avvio alla realizzazione di tutte le opere riguardanti la sanità di prossimità con gli Ospedali di comunità, le case famiglia ed i centri operativi sanitari, già finanziati dal Pnrr sanità”.

A conclusione della manifestazione il Comitato consegnerà una nota al Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto e al Sindaco presidente del distretto socio Sanitario D28 perché venga inoltrata al Presidente della regione, all’Assessore regionale alla Salute, ai componenti della commissione sanità e alla direzione dell’ASP, con la quale in nome e per conto di tutti i protagonisti della mobilitazione si chiede, tra l’altro, un incontro urgente.

“Sarà chiesta – conclude la nota – per l’ennesima volta a tutta la deputazione regionale e nazionale  della nostra provincia di condividere le ragioni e i contenuti della protesta, agendo ognuno secondo le proprie prerogative nelle rispettive sedi istituzionali”.

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