Rifiuti, si rischia l’emergenza sanitaria: aperto un confronto con la Regione, ma serve una svolta nella differenziazione della raccolta

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Il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Pinuccio Calabrò, sta valutando l’opportunità di proclamare lo stato di emergenza sanitaria, davanti alla difficoltà nel conferimento dei rifiuti indifferenziati nella discarica di Trapani, assegnata al comune per lo smaltimento della frazione secca residuale prodotta con la differenziazione da parte dei cittadini.

La Regione ha imposto la riduzione al 50 per cento della quantità trasportata a Trapani dai mezzi della Dusty. Barcellona Pozzo di Gotto produce circa 180 tonnellate alla settimana di indifferenziato, ma al momento è consentito il conferimento di meno di 90 tonnellate. Da qui la necessità di bloccare ieri la raccolta della frazione indifferenziata su tutto il territorio comunale e quella di eliminare oggi le isole ecologiche mobile, disponendo di mattina dalle 7.30 alle 12 due punti di raccolta dell’umido per le utenze non servite dal porta a porta, in piazza vecchia stazione ed in via Camarda, con il presidio di un operatore della Dusty. Sono stati comprensibili i disagi per coloro che non utilizzano la rete internet ottenere questa informazione ed è quindi scattata la protesta virtuale sui social network e davanti alle postazioni rimaste senza il servizio di raccolta. Domani quando per calendario è previsto il conferimento della plastica saranno posizionati i cassoni nelle due postazioni di oggi e non saranno utilizzate le isole, considerato che da mesi vengono utilizzate per il conferimento di tutte le frazioni di rifiuti, senza tenere conto della calendarizzazione prevista dal servizio. Da sabato invece le isole dovrebbero tornare in servizio, anche grazie all’interlocuzione avviata con la Regione per aumentare le quantità di conferimento in discarica. Non ci saranno modifiche per chi è servito dal porta a porta.

Resta però il problema della quantità di rifiuti accatastati nei cassoni presso il deposito della Dusty, che potrebbe portare alla dolorosa scelta di conferire fuori regione, con un aumento evidente dei costi a carico dei cittadini. L’unica soluzione per gli utenti è solo quella di iniziare una vera differenziazione da parte di tutti e non solo di chi al momento è servito dal porta a porta. Da dicembre infatti le isole ecologiche spariranno dalla città e il servizio casa per casa sarà garantito su tutto il territorio comunale. Sarà il momento decisivo da parte dei cittadini di dimostrare il rispetto delle regole e soprattutto la volontà di abbassare i costi del servizio e delle bollette, che passano proprio dalla riduzione dell’indifferenziato e dall’aumento della percentuale di differenziazione ferma al 40-45%.

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