La riattivazione della piena funzionalità dell’utenza elettrica del plesso della scuola primaria “Ettore Maiorana”, nella zona artigianale di Sant’Andrea, dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, dopo il pagamento delle fatture emesse dal gestore del servizio di elettricità e rimaste inevase.
Il nodo di questa vicenda, che si ripete ciclicamente dal 2015, è però la mancata voltura della titolarità dell’utenza al Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. E’, infatti, ancora intestata ad un soggetto privato, l’associazione Amici della Musica, che ha gestito il liceo artistico e musicale fino al 2015, prima del trasferimento a Terme Vigliatore.
Gli attuali disagi per alunni, genitori e personale della scuola
Tornando per un attimo ai disagi sopportati in questi giorni da alunni, genitori e personale della scuola, dalle informazioni raccolte presso gli uffici comunali di Barcellona, il problema sarebbe stato legato ad un disguido nella trasmissione al Comune delle ultime fatture e dei successivi solleciti di pagamento, che preludono al depotenziamento della fornitura di energia elettrica. Ciò ha provocato l’interruzione del servizio a partire dallo scorso 5 ottobre, come riferito da alcuni genitori. Da allora gli alunni di età compresa tra i 6 ed i 10 anni, insieme agli insegnanti e al personale in servizio nel plesso Maiorana, hanno svolto le lezioni senza poter utilizzare le lavagne elettroniche, praticamente al buio e senza poter sentire il suono della campanella. “Al mattino il personale della scuola – riferisce una mamma – deve invitare a voce i genitori ad accompagnare i bambini nell’atrio e poi all’uscita deve passare tra le aule per comunicare agli insegnanti che l’orario delle lezioni è terminato“.
Secondo quanto riferito dal personale degli uffici comunali, il pagamento delle bollette è stato effettuato lo scorso 3 ottobre e il 5 ottobre è stata inviata una comunicazione alla società di gestione, allegando i bonifici e sollecitando la riattivazione della piena funzionale del servizio. Per un ritardo nell’allineamento dei terminali tra le fatture e le attestazioni di pagamento, solo stamattina il problema sarebbe stato risolto e già nei prossimi giorni la fornitura dovrebbe tornare alla normalità.
I genitori hanno sottolineato come il ritardo nel pagamento delle fatture si sia già verificato in passato sempre nello stesso periodo, tra settembre ed ottobre, e con le stesse criticità. Il tutto potrebbe essere spiegato con un ritardo nel periodo estivo o nel recapito delle stesse fatture all’associazione a cui è intestata l’utenza, che adesso ha sede a Terme Vigliatore, oppure nella trasmissione delle bollette all’ente comunale, proprietario dell’immobile. Già all’inizio di settembre il gestore avrebbe inviato un sollecito di pagamento, preludio all’interruzione del servizio, ma non avrebbe trovato alcun riscontro, nè vi sarebbe traccia di questa comunicazione nella posta inviata al Comune.
Perchè non si è già proceduto al cambio del titolare dell’utenza?
Veniamo quindi al nodo del problema, cioè la mancata voltura della titolarità dell’utenza da un soggetto privato (l’associazione che gestiva la struttura fino a qualche anno fa) all’ente comunale (proprietario dell’immobile, che per metà lo ha ristrutturato ed assegnato ad una sezione dell’IC Militi). Sempre secondo quanto riferito dagli uffici comunali, la richiesta di voltura inviata dall’ufficio tecnico alla società di gestione sarebbe stata bocciata in più occasioni, motivandola con la ciclica morosità a cui è soggetto il Comune. Si sono create così le basi per un corto circuito nella comunicazione tra i soggetti coinvolti. Per garantire la fornitura dell’energia elettrica, il Comune si è fatto carico di pagare le bollette, che continuano ad essere intestate all’associazione Amici della Musica e che mensilmente ha il compito di trasmettere i documenti contabile all’ente pubblico. Basta così un problema nella consegna della fattura o nella trasmissione della stessa al Comune, per far scattare le procedure di riduzione dell’erogazione del servizio, come accade a qualsiasi cittadino privato. Non scatta, infatti, la salvaguardia della pubblica utilità, imposta dalla legge per tutte le altre scuole cittadine, che anche in caso di ritardo nel pagamento delle bollette non subiscono alcuna riduzione della fornitura.
Le domande dei genitori
Sono tante le domande che da anni si fanno i genitori degli alunni che frequentano il plesso Maiorana dell’IC Militi, la cui dirigenza non ha alcuna responsabilità nella vicenda ed è soggetto danneggiato insieme ai ragazzi:
- Perchè non si riesce ad ottenere la voltura dell’utenza, che risolverebbe il problema?
- Chi ha benefici da questa situazione così contorta nel pagamento delle fatture, che non tutela solo una scuola, negando la pubblica utilità di un servizio essenziale?
- Quanta attenzione al problema è stata posta dagli uffici tecnici comunali?
- Perchè il Comune, davanti alla mancata voltura dell’utenza, da proprietario dell’immobile, non si è tutelato nelle sedi competenti, comprese quelle legali, per ottenerne la titolarità?
I genitori sono pronti a coinvolgere il Prefetto
Per avere risposte anche a queste domande, i genitori sono pronti a sottoscrivere una petizione e chiedere l’intervento del Prefetto di Messina, al fine di risolvere la vicenda, sollecitando l’assegnazione della titolarità dell’utenza al Comune. Così facendo il gestore non potrebbe più ridurre la fornitura in caso di ritardato pagamento e l’ente pubblico sarebbe pienamente responsabile di tutta la vicenda, senza il coinvolgimento di terzi.