Gli operatori della cooperativa Orsa Maggiore sono in agitazione, dopo la notizia della riduzione del monte ore previsto dal contratto sottoscritto a febbraio scorso per il servizio di assistenza domiciliare agli anziani per conto del Comune di Barcellona.
Il finanziamento era garantito dai fondi Pac del Distretto Sociosanitario D28 e prevedeva l’impegno alla spese dell’importo assegnato entro la data del 30 giugno 2022. Il Ministero dell’Interno ha adesso previsto una proroga del servizio e in questo contesto, tenendo conto soprattutto delle esigenze degli anziani, la responsabile dell’ufficio Piano del Distretto Socio Sanitario ha inviato una lettera alla cooperativa per chiedere una modifica del contratto, con un riduzione delle ore settimanali, ma con un prolungamento della durata del servizio, fino all’esaurimento delle risorse attualmente a disposizione, probabilmente fino da agosto. Si passerebbe infatti a 10 ore settimanali per la pulizia e l’igiene personale dell’anziano ed a 4 ore settimanali per il disbrigo pratiche e l’aiuto domestico.
Gli operatori OSA non ci stanno a questa decisione unilaterale ed hanno protestato stamattina all’ingresso del Palazzo Comunale. “Il nostro lavoro – sottolineano – viene adesso condizionato da disposizioni comunali vergognose, con una sostituzione del contratto firmato nel mese di febbraio e valido fino alla fine di giugno. La retribuzione, con il nuovo contratto, si aggira intorno alle 375 euro mensili e ci sono operatori che devono percorrere anche 60 km al giorno per garantire il servizio. Si tratta di un favore al comune di Barcellona Pozzo di Gotto, che dobbiamo pagare sulle nostre spalle”.
Secondo quanto riferito dagli uffici comunali, il prolungamento del contratto garantire lo stesso compenso previsto fino a giugno, ma nell’interesse anche degli assistiti lo distribuisce per altri due mesi, fino ad agosto, fornendo un servizio più continuo agli anziani.