Gli alunni della 5AL dell’ITT LSSA “Copernico”, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, hanno tinteggiato e inaugurato una panchina di colore rosso nella piazza Alfano di Barcellona P.G. per testimoniare la volontà di condannare tali violenze.
All’evento “Una panchina per non dimenticare… oltre il 25 novembre…”, organizzato dal Copernico in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Messina, hanno preso parte la dirigente scolastica, prof.ssa Angelina Benvegna, la Vice Presidente UICI, Ornella Imbrogio e gli alunni della classe VA del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate del Copernico, accompagnati dai docenti Carmelo Munafò, Nunzia Parisi e Pierino Venuto.
La dirigente ha sottolineato come secondo il rapporto Eures, in Italia negli ultimi due anni, si è verificato un femminicidio ogni tre giorni; dati talmente allarmanti da somigliare ad un bilancio guerra. Donne uccise da mariti, fidanzati, spasimanti… . Ma anche vittime di rapinatori o di uomini semplicemente violenti, anche per motivi futili. La panchina è un segno di memoria per le vittime di femminicidio e di impegno da parte di tutte le istituzioni per educare le coscienze al rispetto della parità di genere. La scuola assume un ruolo strategico nella prevenzione in quanto agenzia educativa che forma i cittadini di domani. La dirigente Benvegna ha inoltre ringraziato l’amministrazione comunale, in particolare l’assessore per la pubblica istruzione e pari opportunità Dott.ssa Viviana Dottore, per l’impegno profuso.
La Vice Presidente Imbrogio ha tenuto a precisare come la sezione UICI di Messina sia sempre disponibile ad aiutare le donne con disabilità vittime di violenza. Ha invitato le studentesse presenti a impegnarsi nello studio anche allo scopo di raggiungere l’indipendenza economica ed evitare così qualsivoglia forma di subordinazione nei confronti dell’uomo.
Un momento toccante è stato la lettura e la riflessione sul rapporto tra violenza sulle donne e disabilità da parte dei ragazzi. Alcuni studenti – che avevano svolto un percorso su questa tematica – hanno infatti letto e commentato un brano di Paola Nepi, tratto dal libro del 2012 “Le mani addosso”, in cui si parla della violenza contro le donne disabili che devono combattere due discriminazioni: quella di essere donna e quella di essere disabile; alcune disabilità necessitano infatti di un’attività di assistenza prestata da altre persone e ciò comporta che le persone con disabilità grave o gravissima si ritrovino costantemente “nelle mani altrui”, mani che talvolta generano violenza e non amore.
Gli alunni hanno anche letto e commentato un brano dal libro autobiografico del 2013 di Fernanda Flamigni “Non volevo vedere”. Fernanda, ormai cieca, rammenta la sua Trieste della fine degli anni Ottanta, quando conosce e si innamora del suo uomo; mettono quindi su famiglia ma con gli anni lui si rivela autoritario, instabile e dedito alla droga. Un rapporto sempre più difficile e claustrofobico, stretto fra l’ostinata convinzione di poter cambiare il destino e un crescendo di menzogne, minacce e violenza, fino alla tragedia: gli spari dell’uomo ormai irriconoscibile e violento causano la cecità di Fernanda e la morte di sua sorella che diviene “l’opzione sbagliata del destino” nel tentativo di difenderla.
Come ribadito dagli alunni durante la manifestazione, “basta sfogliare un giornale o vedere un telegiornale e spesso notizie del genere colpiscono la nostra attenzione ancora oggi. Spesso noi uomini siamo schiavi di preconcetti e pregiudizi, i quali trasformano l’amore in un non amore, malato e patologico, che compromette le nostre azioni trasformandoci in assassini”.
Emanuele Rugolo e Carmelo Pio Cambria
Classe V AL – ITT LSSA Copernico