Grande successo per il “Giulio Cesare” di William Shakespeare rappresentato nell’antico palazzo dei Cavalieri di Malta a Milici. Il testo, liberamente adattato dal regista Salvatore Cilona, che ha vestito anche i panni di Marco Antonio, narra con fedeltà storica gli ultimi eventi che portarono alle idi marzo gettando le basi del futuro triunvirato. L’opera teatrale ha rappresentato con eccellente realismo le cospirazioni dei cesaricidi, ossia Casca interpretato da Antonio Furnari, Cassio da Federico Ridolfo e Bruto da Piero Cicero, mentre nei panni di Giulio Cesare, Andrea Italiano. Scene drammatiche si sono rivelate sotto gli occhi degli attenti spettatori, in un crescendo di suspense sottolineato dalle colonne sonore. Inquietante quanto misteriosa la presenza dell’indovino, Carmelo Ceraolo, a mettere in guardia Cesare dalle idi di Marzo. Straordinario il difficile monologo di Marco Antonio reso da Cilona con l’impeto innato di chi è affamato di giustizia. Gli attori sfoggiavano eleganti tuniche e armature tipiche dell’era cesariana così come gli oggetti scenici ricostruivano scorci del senato romano. Un successo meritato, dunque, che ha ripagato le fatiche del backstage. Entusiasta il sindaco di Rodì Milici, Eugenio Aliberti, che ha elogiato la bellezza del dramma storico rappresentato con grande professionalità. Alla fine, come nei migliori spettacoli, il pubblico, nel rispetto delle norme anticovid, si è messo in fila per complimentarsi con i protagonisti di questa splendida quanto suggestiva serata.

