Il gruppo Città Aperta e 5 Stelle di Barcellona Pozzo di Gotto, in una nota, chiedono all’Amministrazione Calabrò di dare piena attuazione alla legge regionale n. 25/2020, adottando misure per la riduzione dell’utilizzo di materiale plastico nel Comune.
Con la mozione si chiede di impiegare, per almeno il 40% del proprio fabbisogno, carta e cartoni prodotti utilizzando, integralmente o prevalentemente residui recuperabili, e ad utilizzare manufatti di plastica biodegradabile e compostabile adeguatamente certificati. Ancora, sempre in riferimento alla legge regionale, viene chiesto di inserire apposite clausole nell’appalto per la gestione della mensa scolastica, affinché per la somministrazione di alimenti e bevande vengano utilizzati contenitori e stoviglie biodegradabili e compostabili certificati, e che analoghe clausole vengano inserite nei capitolati per appalti pubblici di opere, di forniture e di servizi.
Nella richiesta vengono coinvolte anche le medie e grandi strutture che, all’atto della richiesta di autorizzazione alla vendita, dovranno presentare un bilancio dei rifiuti prodotti e autosmaltiti da parte delle strutture da insediare. Infine viene chiesto all’Amministrazione di inserire, nella relazione annuale del Sindaco, un apposito capitolo che relazioni sullo stato di attuazione della legge.
“Se vogliamo davvero spingere la domanda di prodotti riciclati, biodegradabili e compostabili, stimolando la crescita dell’intera filiera, è importante che anche la Pubblica Amministrazione faccia la sua parte. –sostiene Antonio Mamì, capogruppo del gruppo Consiliare Città Aperta – Stimolare il riciclo e, al contempo, ridurre l’uso della plastica quando possibile, rappresenta anche un vantaggio economico indiretto che si manifesta nei minori costi di conferimento in discarica e, quindi in un minor costo in bolletta TARI, specialmente quando i livelli di differenziata in città cresceranno e quando verranno completati gli impianti di compostaggio in corso di realizzazione.”