Sono stati ultimati i lavori di riqualificazione delle ville Primo Levi e Milite Ignoto, che hanno ritrovato un volto nuovo rispetto al recente passato. Nella villa Milite Ignoto è subito evidente il restaurato monumento realizzato dall’architetto Fanfoni, che rappresenta il punto di riferimento dell’intero spazio, con una pavimentazione ed un arredamento che ne valorizza le aree. Non è invece stato oggetto di intervento la grande lapide che ricorda i caduti nel bombardamento del 12 agosto 1943, perchè non inserita nel progetto. Sono adesso numerose le segnalazioni giunte anche in redazione, per chiederne un restauro al fine di rimettere in evidenza i nomi dei deceduti, in gran parte scoloriti dal sole e dal trascorrere del tempo.
Nuova luce ha assunto lo spazio verde della villa Primo Levi, arricchita con uno spazio attrezzato di giochi per bambini e nuovi viali che fanno da cornice al teatro Mandanici. Particolarmente apprezzato è il nuovo cancello in ferro battuto, che regala un tocco artistico all’intera area verde. Come sottolinea l’arch. Daniele Mazzeo, “il progetto ha previsto la rivisitazione dell’accesso alla Villa Primo Levi perchè la precedente sistemazione vedeva l’accesso carrabile e pedonale insieme posizionato in un area priva di un adeguato e sicuro spazio esterno di sosta e attesa pedonale. Il progetto, così come realizzato, ha previsto una strutturazione e separazione degli ingressi al fine di una diversificazione dell’uso (pedonale e carrabile) e di un più funzionale e appropriato accesso pedonale. La nuova sistemazione ha previsto la creazione di un asse che costituisce il naturale proseguimento del tratto di percorso rettilineo preesistente che conduce al teatro. Tale percorso pedonale crea anche un legame ed una connessione fisica e visiva con la Villa Milite Ignoto. Parliamo di una connessione fisica perchè nella vicina villa, il percorso tracciato, dopo l’attraversamento della Via Parini, prosegue per un breve tratto nel disegno della pavimentazione ed è strutturato con una panca. Sotto l’aspetto visivo, la villa Milite Ignoto nel tratto organizzato con la panca, costituisce il controcampo all’ingresso dell’edificio del teatro.
L’articolazione degli ingressi principali, con il relativo arretramento, è evidenziata dall’uso di pannelli e cancelli in acciaio corten e muri in cemento armato intonacati e pitturati. Il cancello di accesso pedonale è costituito da due pannelli di lamiera corten forata che formano una composizione di lettere con la scritta “Villa Primo Levi Teatro Mandanici” in un gioco di pieni e vuoti che danno la giusta trasparenza all’insieme.
L’acciaio corten è un materiale con notevole resistenza meccanica ed inalterabile la cui naturale ossidazione, che avviene a contatto con l’aria, forma una patina protettiva conferendo un tono patinato“.
Dovranno adesso essere i cittadini a preservare un’area riconsegnata alla città, rispettando gli ambienti e mantenendo un decoro che negli ultimi anni è certamente mancato.