Domenico Mastrulli, segretario generale nazionale del sindacato FS-Co.S.P. degli agenti delle polizia penitenziaria, dopo le proteste registrate nella carceri italiane per il blocco delle visite fino al 31 maggio, imposto dal decreto in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, chiede un potenziamento degli organici. “Sollecitiamo – afferma – che in stato di emergenza si dispongo il rientro dal Dipartimento, dai Ministeri, dai Provveditorati, di Tribunali e dagli Uffici Giudiziari di tutto il personale del Corpo della Polizia Penitenziaria, anche dagli uffici amministrativi, per rafforzare le deboli trincee penitenziarie detentive dei colleghi oramai allo stremo, lasciando negli uffici amministrativi solo ed esclusivamente personale Civile delle Funzioni centrali e non più polizia penitenziaria in ossequio all’articolo 5 LEGGE N.395/1990 Legge di Riforma compiti istituzionali della Polizia Penitenziaria. La tensione nelle prigioni Italiane è alta e serve un piano di intervento teso a rafforzare tutti i punti nevralgici delle Carceri Italiane tra cui Zone filtro, Bloch house, Cinta muraria e vigilanza esterna perimetri detentivi con l’utilizzo anche dell’Esercito in ausilio alle già carenti risorse umane e dei mezzi della Polizia Penitenziaria, che a mala pena riesce a coprire i turni di servizio che andrebbero dalle 8 alle 12 ore continuative”
