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Cani avvelenati con le esche, la denuncia degli “Amici degli Animali”, le parole dell’ass. Angelita Pino

- Attualità

L’associazione “Amici degli Animali” di Barcellona ha denunciato su facebook l’ennesimo avvelenamento di cani ad opera di ignoti. “Tra Nasari e Santa Venera – scrive Mario Scardino sul suo profilo social – sono stati trovati 4 cani avvelenati (ma temo siano di più). Tre sono morti ed uno è ricoverato in clinica. Stamattina siamo andati sui posti per cercare eventuali altri animali avvelenati e controllare se ci sono esche e veleno. Rispetto a ieri sera abbiamo trovato un altro cane morto in via Barcellona-Castroreale all’altezza del civico 40. I 3 cani ieri sera sono stati trovati vicino in via Umberto I, in Via Milano alta e di fronte al campo di calcetto di Santa Venera. È stato avvertito il Comune ed i Vigili Urbani con richiesta di bonifica dell’area che è molto vasta. Noi come associazione faremo l’ennesima denuncia. State attenti in quella zona per la presenza di altre esche nocive anche per le persone“.

L’Assessore Angelita Pino, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale e da cittadina barcellonese, ha inoltrato una nota stampa nella quale si legge:

Questa notte, nella zona di Nasari – Santa Venera, sono avvenuti dei fatti incresciosi a danno di animali, che – seppur randagi – non erano da reputarsi pericolosi, e comunque debitamente seguiti sul territorio da personale volontario. Purtroppo, le tristi modalità con cui sono morti i cani in questione (ben tre mentre un altro è stato affidato alle cure di personale veterinario) non lasciano dubbi sul fatto che la morte sia stata causata da avvelenamento. L’ Amministrazione Comunale, nel condannare con decisione simili gesti, considerandoli incresciosi e abominevoli, oltre che disumani, comunica che sta mettendo in atto tutte le misure necessarie affinché vengano rintracciati i responsabili, i quali saranno denunciati per il reato di uccisione di animali, di cui all’art. 544 bis c.p. (che prevede una pena da 4 mesi a 2 anni di reclusione), ed in generale affinché simili inqualificabili fatti non abbiano più a verificarsi, parlando al contempo alle coscienze di tutti ed invitando al rispetto dei nostri amici animali“.

La cittadinanza tutta è rimasta colpita dall’accaduto e dai social network si legge indignazione, dissenso e condanna per quanto avvenuto. Tra gli altri, anche l’avv. Ilenia Torre si è voluta unire al coro, dichiarando: “Mi sono battuta in prima persona per far sì che ci fossero delle regole per la tutela degli amici a quattro zampe; per garantire una loro migliore integrazione con gli esseri umani; per far sì che ci fosse qualche servizio che non era mai esistito a Barcellona P.G. e per potenziarne qualche altro che era carente! Mi sono scontrata tutti i giorni (e continuo a farlo) con chi non comprende i più basilari principi di civiltà! Ho visto con i miei occhi cosa significa fare “il volontario” in un settore che a pochi sta a cuore, dove le competenze, di per se’ trasversali, vengono continuamente “rimbalzate” tra organi ed Istituzioni differenti e rispetto al quale le risorse finanziarie sono quasi inesistenti. Ho combattuto contro l’insensibilità (diffusa) di chi ogni giorno si rivolgeva all’Amministrazione affermando, con tono dispregiativo, che fossero “solo cani” ed in quanto tagli non meritevoli di particolari attenzioni. Proprio perché si tratta di esseri indifesi è necessario tutelarli! Sono esseri viventi, hanno un’anima, un cuore, un cervello (pensante… a differenza di chi li uccide!) ed hanno il diritto di vivere dignitosamente. Mi auguro che nell’area di Santa Venera in cui sono stati avvelenati i cuccioli fosse attiva la videosorveglianza. È necessario contribuire con azioni concrete alla diffusione di cultura che sia del rispetto, dell’integrazione e della tutela degli amici a quattro zampe. Mi auguro che episodi di questo genere non continuino ne’ a verificarsi, ne’ a restare impuniti“.