“MUOStro di Niscemi”: il libro di Antonio Mazzeo, cittadino onorario di Barcellona P.G.

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è questo il MUOS, un moderno sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare statunitense ad alta frequenza e banda stretta composto da quattro satelliti e da quattro stazioni di terra, una delle quali è stata terminata lo scorso mese in Sicilia, nei pressi di Niscemi. Il programma, ancora in evoluzione, prevede la messa in orbita dei quattro satelliti per integrare forze navali, aeree e terrestri in movimento in qualsiasi parte del mondo.

L’installazione delle antenne nell’area di Niscemi, nella provincia regionale di Caltanissetta, è oggetto di proteste da parte della popolazione e dei rappresentanti locali. A poche ore dalla manifestazione nazionale di protesta organizzata dal movimento “NoMUOS”, lo scorso ottobre 2012, la Procura di Caltagirone ha disposto  il sequestro della stazione radio MUOS di Niscemi, in quanto l’installazione avrebbe violato le prescrizioni fissate dal decreto istitutivo dell’area protetta. Sequestro che, ahimè, è stato subito dopo annullato dal Tribunale di Catania, dando così il via libera alla ripresa dei lavori. Nel gennaio 2013 sulla questione è intervenuto il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, che ha avanzato la richiesta di sospensione dei lavori di installazione delle quattro antenne del MUOS. Il dibattito si è acceso, così, in tutta la Sicilia, coinvolgendo il mondo politico, sociale, culturale e addirittura dello spettacolo Nel marzo 2013, la Regione Sicilia ha raggiunto un’intesa con il Governo, chiedendo agli Stati Uniti di non installare le parabole fino all’ottenimento di risultati sull’impatto ambientale e sulla salute dei dispositivi attivati anche alla massima potenza. Così, la Regione ha  revocato in via definitiva l’autorizzazione alla costruzione della stazione MUOS a Niscemi. Il 20 aprile 2013, è stato presentato ricorso al TAR da parte del Ministero della difesa per l’annullamento della revoca e la condanna della Regione al risarcimento dei danni. A luglio del 2013 il TAR di Palermo ha respinto le richieste di sospensiva presentate dal ministero della Difesa contro la Regione Siciliana, che aveva arrestato i lavori per il Muos in applicazione del principio di precauzione sulla salute della popolazione locale. A distanza di circa 15 giorni, la Regione Siciliana ha revocato lo stop di autorizzazione al MUOS e tra il 24 e il 26 gennaio 2014 le tre antenne paraboliche della stazione di terra Muos sono state  posizionate sui rispettivi supporti. Nel mese di novembre 2014 sarà lanciato in orbita il primo satellite per la messa in funzione del Muos.

Questo è stato il fulcro centrale dell’incontro di presentazione del libro di Antonio Mazzeo, dal titolo “MUOStro di Niscemi“, avvenuto lo scorso sabato nella Sala Convegni dei Giardini Oasi. Organizzato dal Movimento Città Aperta, dal Circolo Rifondazione Comunista “Nino Pino Balotta” e dall’Associazione antimafia “Rita Atria”, l’evento è stato segnato dalla perdita precoce della giovane Simona Scibilia dell’Associazione “Rita Atria”, al cui cordoglio si sono uniti tutti i presenti.

DSCN5507-212x300 "MUOStro di Niscemi": il libro di Antonio Mazzeo, cittadino onorario di Barcellona P.G.A dare il via ai lavori e a condurre l’incontro è stato il Segretario del Circolo di Rifondazione Comunista Francesco Caizzone, che ha dato la parola a Tindaro Bellinvia, il quale si è soffermato sul lavoro dell’autore che “è riuscito a delineare come tutte le componenti di potere internazionale, che inizialmente strizzano l’occhio al movimento NoMUOS ,poi appoggiano, invece, questa operazione. Di importanza centrale anche e soprattutto l’ultimo capitolo del libro, basato sulla descrizione della mafia di Niscemi che ha avuto un ruolo di primissima importanza in tutta la vicenda. Interessi dell’apparato militare industriale, incapacità dei politici siciliani di intervenire in maniera corretta sono caratteristiche evidenziate da Antonio Mazzeo, il quale si serve di tutti gli studi scientifici per denunciare ancora una volta il MUOS, mettendo in risalto i dati conseguenziali ad una realtà davvero triste”.

A fare gli onori di casa, il Sindaco di Barcellona P.G., Maria Teresa Collica, la quale ha constatato che “Antonio, ma anche Tindaro, hanno sempre acceso i fari dove c’è buio, su problemi di tutti i tipi e che riguardano il nostro Paese. Quello del Muos, come quello del Parco commerciale, sono problematiche che dimostrano nettamente quanto sia difficile, far capire che è importante che siano le istituzioni ad avere il dovere di intraprendere certe battaglie.“- e ha continuato – ” io sono orgogliosa di avere quella bandiera appesa nel palazzo comunale, nonostante moltissimi ci prendano in giro proprio per questo e, ringraziando ancora una volta Antonio, io sono felice di poter dire che ci tengo a dare la cittadinanza onoraria di Barcellona P.G. ad Antonio Mazzeo”.

 

DSCN5510-300x225 "MUOStro di Niscemi": il libro di Antonio Mazzeo, cittadino onorario di Barcellona P.G.Infine, ma di certo non per importanza, è intervenuto l’autore, Antonio Mazzeo, giornalista e saggista che ha realizzato inchieste sulla presenza mafiosa in Sicilia, l’infiltrazione criminale nella realizzazione delle Grandi Opere, i traffici di droga e armi, i processi di riarmo e militarizzazione nel Mediterraneo. Tra i volumi pubblicati recentemente: Colombia l’ultimo inganno (2001), I Padrini del Ponte (2010), Nel 2010 ha conseguito il Primo premio “Giorgio Bassani” di Italia Nostra per il giornalismo e nel 2013 il Secondo premio nazionale “Gruppo Zuccherificio” di Ravenna per il giornalismo d’inchiesta.

Onorato di ricevere la cittadinanza onoraria, Mazzeo ad alta voce, ancora una volta, ha denunciato con tutte le sue forze “l’assassinio che stanno commettendo, spendendo miliardi di euro per acquistare aerei con pilota, come gli F35, che possibilmente non useremo mai, in quanto le strategie di guerra hanno deciso che le guerre saranno condotte dagli aerei senza pilota.” Indignato, sdegnato, arrabbiato e consapevole, Antonio Mazzeo, col suo libro, capovolge gli assiomi con cui è stata ed è condotta la battaglia del NoMUOS e parla prima di tutto di “crimine ambientale che va assolutamente impedito, affinchè non si trasformi in crimine contro l’umanità. Questo lo hanno capito le mamme NoMUOS di Niscemi e Caltagirone che sono scese in campo per difendere i loro figli.” L’attacco di Mazzeo è contro la mafia e contro “Don Sarino Crocetta”, ma comprende anche tutti coloro che “continuano ad appoggiare questa pazzia e non si rendono conto di essere manipolati e di non riuscire a capire di cosa si tratta. Noi, oggi – afferma lo scrittore- parliamo della vita nostra e dei nostri ragazzi precari, perché anche questo comprende il MUOS. Il Movimento pacifista e il NoMUOS possono fare il salto di qualità, opponendosi al modello neo-liberista.”

L’evento si è concluso con un breve dibattito intrapreso dai presenti.

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