I lavoratori ex Dusty chiedono l’incontro urgente al Prefetto

- Attualità, Primo Piano

I lavoratori, ex dipendenti della Dusty, hanno chiesto che sia convocato d’urgenza un incontro alla presenza del Prefetto Stefano Trotta, dell’Assessore Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, dei Sindaci di tutti i Comuni del comprensorio ex ATO ME2, con la partecipazione delle Organizzazioni Sindacali, al fine di garantire la salvaguardia occupazionale di tutti i lavoratori, già dipendenti della società catanese alla data del 14 giungo 2013, fissando i criteri e le modalità per l’avvio e/o il passaggio diretto ad altro datore di lavoro.

Nella lettera, che è stata diffusa nel corso del consiglio comunale di ieri, attraverso l’intervento dell’esponente di Nuova Alleanza Venerita Mirabile, si chiamano in causa i sindaci di Barcellona P.G., Milazzo, Patti, Furnari, Mazzarà S.Andrea, Rodì Milici, Novara di Sicilia, Fonachelli Fantina, Montalbano Elicona, Basicò, Tripi, Falcone, Oliveri, Terme Vigliatore, Castroreale, S. Lucia del Mela, S.Filippo del Mela, Pace del Mela, Gualtieri Sicaminò, Condrò, S. Pier Niceto e Torregrotta.

La missima ripercorre gli ultimi passaggi delle vicenda, dall’11.04.2013, data in cui la Dusty s.r.l. ha proceduto alla risoluzione del contratto d’appalto con l’Ato Me 2 S.p.a., con decorrenza 14.06.2013, dandone comunicazione ai singoli comuni del comprensorio, alla decisione delle stessa società di procedere al licenziamento di tutti i lavoratori che, alle sue dipendenze, prestavano il servizio nell’ambito territoriale ATO ME 2.

Il 15.06.13 – scrivono nella lettera – sono stati riassunti, solo una parte delle unità che prestavano servizio alle dipendenze della Dusty S.r.l., nei 38 Comuni facenti parte dell’Ambito territoriale Ato Me 2, e ciò in conseguenza del ricorso da parte dei Sindaci allo strumento dell’ordinanza contigibile ed urgente ex art. 191 del D.Lgs 152/2006, mentre molti altri lavoratori, come noi, siamo, allo stato, disoccupati e senza alcuna prospettiva, né speranza di essere riassunti. Ci battiamo quindi perchè abbiamo titolo e diritto – al pari degli altri lavoratori da sempre impegnati nel suddetto servizio di igiene ambientale – alla immediata riassunzione e continuazione del rapporto di lavoro, godendo della tutela prevista dalla normativa che segue e che regola la materia l’Art. 6 del CCNL, che prevede il passaggio immediato e diretto del personale dall’impresa cessante al datore di lavoro subentrante, l’Art.19 della L.R. 08.04.2010 n.9, e succ. modif. di cui alla L.R. 9.01.2013 n.3, che contempla la salvaguardia occupazionale, la Direttiva n.1/2013 dell’Assessorato dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, emessa nello spirito di salvaguardia occupazionale previsto dall’art.19 della L.R. 9/2010, l’Accordo Quadro Regionale del 20.04.2004 il quale prevede che con riferimento al personale delle ditte private che gestiscono il servizio, nel territorio di competenza, alla data di sottoscrizione dell’accordo, deve essere garantita l’occupazione e la continuità nella società che andrà a gestire il servizio e il verbale dell’11.06.2013 relativo all’incontro tra l’Assessore Regionale per l’energia ed i Servizi di pubblica utilità e le OO.SS., nel quale si ribadisce il diritto alla salvaguardia del posto di lavoro per tutti

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