“Aldo Ginebri: a due anni dalla scomparsa”

- Cultura, Attualità

Si è tenuta ieri la conferenza e la contemporanea mostra dei documenti appartenuti ad uno dei protagonisti, ormai storici, di Barcellona P.G.: Aldo Ginebri.

Ad ospitare l’evento è stato l’Auditorium della Scuola Media “B.Genovese”, dove l’Associazione Culturale “Genius Loci” , col patrocinio del Comune, ha voluto ricordare, rivivere la persona che era “U Prufissuri”, figura poliedrica del nostro passato, ma insegnante di vita in ogni sua manifestazione, sia essa un pensiero o uno scritto.

L’incontro è stato moderato dall’architetto Marcello Crinò. il quale ha illustrato la mostra, posizionata attorno alla sala, di foto e documenti inerenti il Prof. Ginebri.

Il Primo intervento è stato quello della Prof.ssa M.Sclafani, la quale ha voluto portare all’attenzione diversi scritti di Aldo Ginebri, che lo ritraevano come  un uomo dal rigore intellettuale eccezionale, una di quelle persone con cui si ha il piacere di parlare di qualsiasi argomento, uno di quelli che non desiderava alcuna celebrazione, ma soltanto un suo ricordo nitido, tratto dai suoi insegnamenti, o meglio dalle sue filosofie di vita. Tra tutte le attività intraprese, Ginebri amava la scuola a cui dedicava se stesso, “voleva che il Liceo Classico diventasse un polo di cultura, una palestra di impegno e studio. Impartiva l’arte del Dialogo, auspicava l’aggregazione delle forze sane di Barcellona per un futuro sicuramente migliore” – afferma la Prof.ssa Sclafani, che conclude con una proposta. “Sarebbe bello – dice – se si unissero e si pubblicassero tutti i suoi scritti, non per un omaggio a lui che è stato un uomo che  di certo non aveva bisogno di omaggi, ma perchè le sue parole farebbero bene a questa città.”

Dopo il profilo intellettuale fornitoci, l’intervento del Dott. B. Gennaro ha sottolineato la valenza politica e sociale  del protagonista. E’ venuta fuori la descrizione di un intellettuale sottile anche dal punto di vista politico, di un uomo davvero interessato alla “cosa pubblica”, un soldato della civiltà che ha portato avanti battaglie sentite e concrete. “Senza mai urlare – afferma Gennaro – Aldo è riuscito ad imporre i suoi pensieri, le sue azioni, ma nel pieno rispetto delle opinioni altrui, le quali sicuramente potevano divergere dalle sue convinzioni da comunista ortodosso. Nonostante in quegli anni – continua – era forte a Barcellona la Democrazia Cristiana, egli era un ottimo osservatore che, mediando la realtà, è riuscito a vincere la sua battaglia, portando avanti la politica delle intese”.

L’Assessore alle Politiche Sociali L. Panella si è soffermata sul ricordo di quell’uomo che le incuteva timore, il quale però è stato un uomo dalle mille sfaccettature, che dimostrava una umanità talmente profonda da renderlo prezioso. “Nonostante le violenze e i malcontenti che si vivevano negli anni ’70 -afferma- lui riusciva a dare un taglio diverso alla giornata, la sua conoscenza e passione per il dialogo rendevano anche le gite, veri viaggi d’istruzione. Sicuramente, qualcosa la dovrà anche al suo maestro Nino Pino Balotta.”

“Intellettuale organico gramsciano che rinuncia al narcisismo della riflessione per concentrarsi sulla necessità della realtà” questo l’incipit del discorso del Dott. N. Rosania, il quale da Ginebri ha imparato l’amore verso la sua Barcellona, una città di frontiera che implica un diverso stile di vita, implica un modo di vivere con possibilità del tutto nuove, indirizzate a metodi di rifondazione della città stessa in cui viviamo.

Inaspettata, ma molto gradita, anche la presenza di un “vecchio amico” del Professor Ginebri, il Dott. G. Cotroneo, il quale lo ha conosciuto ai tempi in cui lui era Console alla cultura alla Corda Fratres di Barcellona. Soffermandosi su vari episodi che hanno intrecciato le loro vite, dalle parole del Dott. Cotroneo  traspare un’immensa stima verso quell’uomo che aveva delle vedute totalmente diverse dalle sue, ma che, sempre, ha rispettato il suo pensiero. “Che era sicuramente una persona fuori dal comune, lo hanno dimostrato i suoi modi di fare che rispecchiavano in tutto e per tutto il suo essere”- conclude.

Gli interventi di Pippo Messina, della Prof.ssa Tanina Caliri e di Nino Costa hanno, ancora di più, rafforzato il ricordo vivo di un maestro di vita, che ha, sicuramente, lasciato un’eredità a Barcellona e che senza dubbio, continua a vivere nel ricordo di chi lo ha conosciuto.

Alla fine dell’incontro, il Presidente dell’Associazione “Genus Loci”, Bernardo Dell’Aglio, ha consegnato un piatto artistico alla famiglia Ginebri, a cui sono seguiti i ringraziamenti del figlio di Aldo, Guido, il quale ha sottolineato che è l’orgoglio e non la tristezza a prevalere in manifestazioni come questa “e -aggiunge- mio padre era un uomo in costante ricerca della conoscenza, forse è proprio per questo che non ha lasciato nessuna opera conclusa, niente che si potesse definire una volta per tutte.”ag-150x150 "Aldo Ginebri: a due anni dalla scomparsa"

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