Lo scorso sabato è stato presentato al Palacultura “B.Cattafi” di Barcellona P.G., il libro di Nino Abbate dal titolo “Sono arrivato alla soglia di essere un grande maratoneta”.
L’evento documentato con testimonianze scritte, fotografie, articoli di giornali e riviste del periodo intenso di sport vissuto in loco durante gli anni ’60/’70, ha riunito gli atleti dell’Amatori Duilia e della Fiamma Tirrenica, insieme agli appassionati, ai nostalgici e a tutti i cittadini curiosi di quel pezzo di storia edificata su un “grande maestro di sport e di vita”, Nino Alberti.
Ad introdurre è stato lo stesso artista, atleta e autore Nino Abbate,il quale, commosso ed emozionato, ha dedicato la vittoria raggiunta, tramite questa manifestazione, al suo amico e maestro Nino Alberti.
Tra i presenti, il moderatore, Andrea Italiano, il quale ha sottolineato l’importanza del gesto di Nino Abbate, il quale ha avuto la pazienza, la passione, la tenacia di riuscire a raccogliere tutte le testimonianze dell’atletica leggera e della gioventù di quegli anni.
L’incipit si è risolto in una letture di poesie, dedicate a Nino Alberti, in particolare sono intervenuti: la sorella Elvira Alberti e i poeti Giuseppe Anania, Rosaria Ferrotto, Pippo Giunta, Carmelo Maimone e Jose Puliafico ; mentre Salva Mostaccio ha dedicato il suo componimento poetico al marito stimato Nino Abbate.
La vera e propria presentazione del libro è avvenuta con l’intervento del Dott. Piero Fagone, del Prof. Nino Genovese e del Senatore Mimmo Nania.
Il Dott. Fagone ha incentrato il suo intervento sulla cifra di assoluta civiltà che Nino Alberti ha impartito durante la sua vita, la quale è stata una lezione di vita per chiunque abbia incrociato i suoi passi.
“Con l’opera di Nino Abbate – afferma- assistiamo alla testimonianza dell’allievo nei confronti del maestro. Come ho scritto nella prefazione, i pregi dell’autore sono molti: in primis quello di recuperare quel mondo dell’atletica leggera, riuscendo a far emergere persone ed episodi destinati a scomparire; inoltre, attraverso le sue memorie, Nino Abbate racconta e coinvolge tutti i protagonisti del tempo, rafforzando la storia di tutta la comunità barcellonese. Gli si deve assolutamente riconoscere il merito di aver usato nuovi linguaggi artistici e di non aver raccontato solo una storia, ma un’educazione sentimentale impartitagli tramite lo sport, uno dei strumenti più nobili e dei rimedi più naturali alle difficoltà che si presentano nel lungo percorso della vita.”
A seguire, Mimmo Nania, attore e spettatore di quanto raccontato da Nino Abbate, si abbandona al racconto di vari aneddoti vissuti insieme alla squadra di atletica leggera di quel tempo e non solo. Dalle sue parole traspare chiaramente l’affetto immenso nutrito verso le persone che hanno riempito quei flash di vita vissuta, sottolineando il grande merito del maratoneta Nino Abbate: quello di far rivivere e omaggiare Nino Alberti, ricreando e gioendo di quegli attimi vissuti in armonia. “Nino Alberti si prendeva cura dei suoi coetanei, aveva 12-13 anni e sapeva attrarre diversi giovani, sottraendoli al destino che <<la strada>> stava loro riservando. Quelli erano tempi in cui lo sport era l’antidoto naturale contro ogni forma di malattia sociale: droga, criminalità ecc.. Quella che Alberti insegnava era l’autodisciplina, la competizione sana, lo spirito di squadra e di avventura. Nino Abbate sta consegnando un pezzo di storia barcellonese ai posteri.”
La manifestazione ha trovato il suo epilogo nell’intervento del Prof. Nino Genovese, il quale si è soffermato maggiormente sulla parte puramente tecnica del volumetto, leggendo vari passi di particolare importanza, senza tralasciare nulla del contenuto fortemente carismatico e simbolico che ritroviamo tra le pagine di Nino Abbate, uno dei maratoneti “soddisfatti e orgogliosi dell’iter vissuto, ma deluso per non aver raggiunto il più alto traguardo, se non quello di essere qui oggi ad omaggiare il maestro“. Su queste ultime note del Prof. Genovese,hanno prevalso gli applausi dei presenti, tra i quali le giovani promesse della nuova A.S.D. Amatori Sport Club Duilia.