L’azienda Inwit S.p.A., in collaborazione con Vodafone Italia, ha deciso di fare ricorso al Tar di Sicilia in merito alla sospensione dei lavori per la costruzione di un’antenna 5G in via Ovidio, Terme Vigliatore. Il Comune ha emesso vari provvedimenti di sospensione ai lavori a partire da aprile, in risposta alle proteste dei cittadini della frazione di San Biagio, i quali esprimono legittime preoccupazioni riguardo all’installazione dell’antenna 5G a pochi passi dalle loro abitazioni.

Il Comune di Terme Vigliatore si è costituito in giudizio nominando l’Avv. Francesco Puliafito. I residenti che fanno parte del comitato cittadino “no 5 g nei centri abitati” hanno nominato gli avvocati Giuseppe Sottile e Alberto Barbera costituendosi anch’essi in giudizio.
I residenti rivendicano il diritto alla tutela della propria salute: “Non è possibile che questi big della telefonia mobile possano fare di questi territori ciò che vogliono, senza considerare l’impatto nocivo che possono procurare alla salute umana, ancora in fase di studio, senza considerare l’impatto ambientale, paesaggistico e acustico”.
Lo scorso 11 aprile è stata organizzata una manifestazione per bloccare l’installazione di un’antenna a 13 metri dalle abitazioni e a 45 metri dalla piazza centrale, della frazione di San Biagio situata in via Imperatore Augusto, Terme Vigliatore. Questa antenna dovrebbe nascere su un terreno privato, situato alle spalle della piazza, in cui si trova anche un’area giochi.
I cittadini chiedono che questa tecnologia venga installata in luoghi distanti dalle abitazioni, dalle piazze e dalle scuole.